MERCAFIR, Cosa succede in caso di asta deserta?
La Nazione fa il punto sul progetto stadio alla Mercafir:
"Si respira ottimismo a Palazzo Vecchio sul futuro del nuovo stadio alla Mercafir. Anche se la Fiorentina non ha ancora fatto sapere nulla riguardo all’intenzione di acquistare i terreni che sono stati valutati dall’apposita commissione della direzione Patrimonio immobiliare del Comune 22 milioni di euro, prezzo ritenuto congruo in base alla stima effettuata da Praxi, la società di consulenza leader nel settore, che aveva periziato il valore dell’area dello stadio Delle Alpi a Torino, che il Comune ha dato in concessione alla Juventus per 99 anni, dove poi è stato realizzato lo Stadium.
Entro fine gennaio sarà bandita la gara d’acquisto per i 14,8 ettari del comparto sud dell’area Mercafir. Un’eventuale dichiarazione d’intenti da parte della Fiorentina è attesa molto prima. Ma l’asta, è deciso, si farà a prescindere e l’avviso sarà pubblicato almeno trenta giorni prima di quello fissato per la gara. Che dunque si svolgerà tra fine febbraio e i primi di marzo.
In base all’articolo 63 del Regolamento generale per l’attività contrattuale del Comune di Firenze l’asta sarà effettuata con il metodo delle offerte segrete al rialzo. L’offerta, in plico sigillato controfirmato sui lembi di chiusura, redatta in carta legale, dovrà pervenire nei termini specificati nell’avviso di gara e chi partecipa dovrà versare come cauzione 740mila euro.
Ma se il giorno della gara non dovesse arrivare alcuna offerta? Se la prima asta va deserta, sempre in base al Regolamento, la Commissione valutazioni immobiliari ha due possibilità. La prima: valutare se ci siano i presupposti per procedere a una nuova stima del bene. In casi di alienazione di beni pubblici dopo la prima asta andata deserta le nuove valutazioni hanno portato a un ribasso del prezzo anche del 20%. Se così fosse il prezzo complessivo dei 14,8 ettari del comparto sud dell’area Mercafir potrebbe scendere a 17 milioni e 600mila euro. Su quella base si procederebbe a una nuova asta.
La seconda possibilità offerta dall’articolo 65 del Regolamento generale per l’attività contrattuale del Comune di Firenze è che il dirigente competente, in alternativa alla nuova stima, decida di ricorrere a una procedura di evidenza pubblica senza determinazione della base d’asta, dovendo comunque sottoporre le offerte pervenute a giudizio di congruità da esprimersi da parte della Commissione valutazioni immobiliari. In questo caso i partecipanti potranno offrire la cifra che ritengono più opportuna, ma le loro offerte dopo saranno sottoposte a giudizio di congruità.
Naturalmente il Comune potrebbe anche decidere di non vendere più il terreno. E in quel caso il percorso si chiuderebbe.
Ma in entrambi gli altri due casi, ovviamente, i tempi si allungherebbero di qualche mese e, probabilmente, sarebbe difficile restare nel range dei quattro anni per l’intera operazione di realizzazione del nuovo stadio.
Il sindaco Dario Nardella, oggi più di ieri, è ottimista: convinto che lo stadio di potrà realizzare alla Mercafir e nei tempi stabiliti.
«L’area Mercafir non è di Dario Nardella ma è dei fiorentini: ho sempre detto che le stime vanno fatte sulle base di presupposti legali molto precisi, perché stiamo parlando di beni pubblici, e questo la proprietà della Fiorentina lo ha sempre saputo – spiegò il sindaco qualche giorno fa, all’indomani della perizia dei terreni – La Praxi è la stessa società di consulenza che ha fatto la stima dell’area dello stadio della Juventus, con una differenza: nel caso di Torino il Comune ha ceduto un diritto di superficie, che vale 99 anni. Nel caso di Firenze noi vendiamo l’area per garantire il ‘total control’ per sempre".
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