Vlahovic: "Voglio portare la Fiorentina in Europa. Commisso è un grande presidente"
Dusan Vlahovic dopo molto tempo parla sul suo futuro, bocciando così la possibilità che possa salutare la Fiorentina a gennaio.
Intervistato al quotidiano serbo Politika Vlahovic ha rilasciato molte parole importanti in merito a quello che sarà il suo futuro, a quello che è il rapporto con Commisso e sugli obiettivi personali.
Ecco le parole del bomber viola:
“Commisso è un grande presidente, molto ambizioso, e una persona molto seria, che sa quello che vuole in ogni momento. Ovviamente non ho nulla contro di lui e le sue volontà, questo è il lavoro e fa parte di tutto ciò”.
Su un possibile compromesso tra Vlahovic e Commisso: “Mai dire mai. Attualmente sono concentrato sugli obiettivi. Non so cosa mi riserverà il futuro, solo Dio lo sa”.
Sul proprio futuro: “Voglio portare la Fiorentina in Europa. Tutto quello che si è creato quest'anno, i tifosi della Fiorentina, meritano rispetto. Il mio obiettivo è questo, poi non so cosa potrà accadere. Vedremo”.
Sugli obiettivi personali: “Il successo nel calcio dipende sempre dalla testa. Posso spesso dire che, quando si tratta di ostacoli sulla strada per il successo desiderato, di solito siamo i nostri peggiori nemici. Ora che, spero, quella strada più difficile è stata percorsa, posso dire, almeno per quanto riguarda i miei progetti, che sono riuscito in tutto ciò che mi ero prefissato. La chiave del mio successo è stato il momento in cui ho capito che tutto dipende da me. Adesso voglio essere il migliore al mondo”.
Su Prandelli: “Naturalmente, non ci sono parole che possano descrivere la mia gratitudine verso questo uomo meraviglioso. Un giorno venne, mi invitò a un incontro e mi disse che avrei avuto una possibilità. Ricordo bene le sue parole di sostegno e che, qualunque cosa accada, lui sarà con me. Non ho segnato nelle prime cinque partite. È stato difficile, perché ci si aspetta sempre il gol dagli attaccanti. Dopo quelle partite mi ha dato ancora più supporto, mi ha messo come primo giocatore ai rigori. A fine dicembre ho segnato un gol al Sassuolo, poi un altro, poi alla Juventus. È così che è iniziato tutto”.