Riforma della FIGC: "Via la Serie C, meno squadre e più poteri alla Serie A"
La riforma della FIGC punterebbe ad una riduzione delle squadre e all'accorpamento della Serie C con la B
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La riforma della FIGC porterà con sè numerose novità. L'edizione odierna del Fatto Quotidiano ha dedicato un approfondimento ai cambiamenti che potrebbero emergere laddove tale riforma dovesse concretizzarsi. Il titolo che il quotidiano ha dedicato a tale misura è emblematico: "FIGC, riformicchia sovranista: via la C e più giovani italiani".
La Riforma
Il cuore della riforma risiede nel numero delle squadre. Il taglio previsto, infatti, punterebbe a portare dalle 100 oggi esistenti nelle tre leghe principali ad un totale di 80 società. Il taglio interesserà, però, principalmente la Serie C.
La Lega Pro cesserà di esistere e il suo destino andrà incontro ad un accorpamento con la Serie B. Vi sono quindi tutte le premesse per un potere indiscusso della Serie A.
Inoltre, verranno anche modificate le modalità previste per le retrocessioni, che si limiterebbero a 2 dirette e un'altra mediante playoff disputata tra terzultima e quartultima in classifica. A ciò si aggiunga anche il taglio del paracadute per le retrocesse, che dai 60 milioni attuali si ridurrebbe a 30.
Le novità invadono anche l'ambito della Coppa Italia, che diventerà aperta a tutti i club professionistici.
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