Ci siamo, in diretta dal centro sportivo Benatti la presentazione di Luka Jovic.

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Parola a Joe Barone: “Siamo qui a presentare Luka Jovic, che ha scelto di venire a Firenze per rimettersi in gioco. Ringrazio Piatek per essere stato con noi 6 mesi. Abbiamo lavorato tanto per avere qui Jovic. Un giocatore importante per la Fiorentina”.

Sul rifiuto delle altre offerte e su cosa chiede Italiano: “Sono voluto essere a Firenze, sono molto contento di vestire questa maglia. Molti giocatori balcani hanno fatto bene qui. Sono pronto al 100% per ripagare la fiducia di mister Italiano”.

Sul rigorista e sulla forma fisica: “Sto abbastanza bene, ho un piccolo problema al polpaccio ma che non dovrebbe creare problemi. Sono pronto per battere i rigori, spero di farlo”.

Su una sfida a distanza con Vlahovic: “Dusan ha fatto tantissimi goal, spero di fare come lui. In nazionale siamo compagni, qui avversari”.

Sulla Serie A: “Non ho avuto l'occasione di giocare in Serie A, ma l'ho sempre guardata. Non è più un campionato difensivo, ci sono molti più goal e spero di sfruttare tutte le occasioni per fare goal”.

Sul numero di maglia e se si ispira a qualche giocatore: “Il numero 7 l'ho scelto perché non c'erano altri numeri disponibili, spero porti bene. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo, spero di fare bene come ha fatto lui in Italia”.

Sugli obiettivi: “La Conference League è una competizione nuova per me. Ma la mia esperienza in Europa mi può aiutare. Io come tutta la squadra vorremmo andare avanti il più possibile in tutte le competizioni”.

Sulla competitività con Cabral: “Cabral è una persona stupenda oltre che ad un ottimo giocatore. C'è sana concorrenza, spero di giocare una bella stagione con lui accanto”.

Se ha sentito Vlahovic: “Non ho avuto modo di parlare con Dusan dopo la firma, ma mi ha sempre parlato bene della squadra, della città e dei tifosi. Spero che i miei goal riescano a soddisfare la squadra”.

Sulla posizione in campo: “Ho sempre giocato meglio con un altro attaccante. A Madrid in certi casi giocavo con Benzema. Io sono qui per aiutare la squadra, le scelte le prenderà il mister. Qualunque decisione venga presa mi metterò a disposizione”.

Se Ancelotti ha dato qualche consiglio: "No, non ci siamo sentiti. Carlo è uno degli allenatori più bravi di tutti i tempi".

– IN AGGIORNAMENTO!--

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