Inter, lo sfogo di Acerbi: "Umiliato dalle accuse di razzismo"
Le parole del difensore nerazzurro in seguito alla vicenda con Juan Jesus del Napoli
Intervistato al Corriere della Sera, Francesco Acerbi ha parlato del periodo complicato che lui e la sua famiglia stanno vivendo in seguito alla vicenda che ha riguardato proprio l'ex difensore di Lazio, Sassuolo e Milan, accusato di razzismo nei confronti di Juan Jesus in occasione di Inter-Napoli. Questo un estratto dell'intervista di Acerbi:
Acerbi si sfoga contro le accuse di razzismo rivoltegli negli ultimi giorni
Come mi sento? Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti. Parlo solo adesso perché avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c'è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si mi si può continuare ad accusare di razzismo anche dopo essere stato assolto.
Il difensore ha temuto per la sua carriera e per la sua reputazione dopo le accuse
Se ho avuto paura? Se ti danno dieci giornate e passi per razzista cosa fai? Poteva succedere qualunque cosa: sarei stato finito non come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. Tutti avevano già emesso la sentenza prima ancora che uscisse. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto, le gogne mediatiche non vanno bene e soprattutto non servono per risolvere un problema come quello del razzismo che sicuramente esiste. E non intendo sminuire nemmeno un po’: voglio che sia chiaro.