PRANDELLI: "Prima del giocatore bisogna che esca fuori l'uomo. Voglio la reazione ad Udine, bisogna sconfiggere la paura affrontandola"
Il prossimo appuntamento della Fiorentina vede lo scontro in Coppa Italia contro l'Udinese: valevole per il quarto turno della competizione. Alla vigilia del match, il neo-tecnino viola Cesare Prandelli ha così commentato durante la conferenza stampa pre-partita dinanzi ai giornalisti in video-call:
QUELL'IMPRESA DEL 2009 LA RICORDI? QUESTO MOMENTO È PARAGONABILE A QUELLA STAGIONE? CI SARÀ MERITOCRAZIA?
"In quel momento avevamo il popolo viola con noi, sapevamo che non andavamo in campo da soli, un supporto incredibile. in questo momento si gioca così, senza pubblico, bisogna scegliere giocatori che non hanno paura e con la condizione fisica immensa, con voglia di lottare. Prima bisogna avere la giusta mentalità di essere sempre squadra, correre un po' di più, pressare di più. Il Benevento ci ha surclassato su questi piani e bisogna non accada più"
LA SQUADRA NON STA BENE FISICAMENTE QUINDI? DEGLI ATTACCANTI COSA NE PENSI?
"I dati vanno letti ed interpretati. Bisogna capire come riuscire a competere e farlo in pochissimo tempo. Vlahovic ha corso con intensità con il Benevento, ma è chiaro che la manovra debba essere più avvolgente, in questo momento noi manchiamo in questo. Domani abbiamo un'opportunità importante: bisogna avere spirito battagliero"
HA SENTITO IL PRESIDENTE?
"Certo, siamo sula stessa lunghezza d'onda. La squadra deve avere grinta nel collettivo, senza non si va da nessuna parte."
COME SI PUO' CANCELLARE LA FRAGILITÀ?
"Diciamo che giocando subito ci può dare una spinta in più. Voglio capire la reazione, voglio vedere se i giocatori hanno capito e hanno voglia di reagire. Non abbiamo tempo e giorni per fare certi discorsi. La paura la si sconfigge affrontandola."
COSA SALVERESTI DELLA PARTITA CON IL BENEVENTO?
"Il primo tempo. L'avevamo fatto bene. Il Benevento era una squadra chiusa, in attesa dei nostri errori. Quello che non mi è piaciuto è stata la reazione, non affatto veemente e veloce. È chiaro che nel momento delle difficoltà viene fuori l'uomo, poi il calciatore. Posso avere dei calciatori buoni, ma se non esce prima l'uomo non serve a nulla. Se avessimo cinque capitani, per esempio, se avessimo cinque Pezzella staremmo già lottando per la Champions.
CACERES?
"Giocatore di grande esperienza, è un giocatore di spessore ed un grande risosra per noi. Abbiamo bisogno di lui"
S'È FATTO UN'IDEA DI QUANDO POTRÀ RIAVERE RIBERY?
"Spero di recuperarlo in tempo per la prossima partita di campionato, lui come Bonaventura, Venuti e Callejòn. Tutti e quattro non verranno con noi ad Udine"
MILENKOVIC SCHIERATO A DESTRA È UNA COSA CHE RIVEDREMO OPPURE TORNA AL CENTRO DELLA DIFESA?
"Domenica è stato un discorso particolare, non voglio entrare nei dettagli perché non voglio cercare alcun tipo di alibi. Milenkovic è un giocatore molto forte centralmente ma si può adattare sull'esterno destro. Non a caso con la Nazionale ha giocato lì. Lui dà molta disponibilità. È chiaro che per caratteristiche è molto forte in posizione centrale.
TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA
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