LA NAZIONE, Castrovilli: "La maglia numero 10 è un sogno. Non vedo l'ora di tornare a giocare"
Gaetano Castrovilli ha parlato anche ai microfoni della Nazione. Queste le sue parole:
Sugli esordi: “Tra casa mia e Bari c’erano 160 km di distanza ed era molto complesso per la mia famiglia accompagnarmi agli allenamenti. Se non ho smesso lo devo ai miei genitori, a mio zio e all’allenatore Caffaro che chiese ai miei genitori di continuare a fare sacrifici perché credeva che avrei potuto fare strada“.
Sulla quarantena. “Immagino che la convivenza forzata sia stata un’ottima cosa per tantissime coppie di conoscersi meglio, è uno dei pochissimi aspetti positivi di questa situazione. Con Rachele ci conosciamo ancora da poco, mi fa piacere scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo. Cosa faccio?
Cerco di tenermi informato, per cui quando posso leggo le notizie sul web o, se ho la possibilità, sfoglio qualche giornale“.
Su cosa farà quando finirà l'emergenza: “Come molti miei compagni, ho tantissima voglia di tornare a giocare. Spero di poter tornare presto al Centro Sportivo e fare la cosa che amo di più“.
Sul numero 10: “Sarebbe un grandissimo onore poter indossare la maglia di Giancarlo. Antognoni, anche quando ero nel settore giovanile, ha sempre avuto delle bellissime parole nei miei confronti. Non so se, come calciatore, lo ricordo, ma sarebbe un sogno fare una carriera come la sua“.
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