Iachini e la mancanza di tempo per lavorare, ci risiamo! Futuro allenatore viola: non ci resta che aspettare…
Ci risiamo, dopo neanche un mese dall’ultima volta l’allenatore della Fiorentina Beppe Iachini torna a mettere al centro della conferenza stampa della vigilia di una gara il tema della mancanza di tempo avuta per lavorare. L’ultima occasione in cui ciò era accaduto ci riporta al 16 aprile scorso, giorno che precedeva il match perso contro il Sassuolo a Reggio Emilia.
Ora, al di la della consueta scaramanzia da tifoso che quando si vanno a toccare i corsi e ricorsi storici esce sempre fuori, c’è da analizzare un atteggiamento che a questo punto si fa ripetitivo. Quello di Iachini sembra infatti essere un messaggio lanciato direttamente alla società. Il cuore del concetto espresso dall’attuale tecnico viola ruota attorno ad una continua giustificazione dei propri errori e di quelli della squadra, in questo preciso periodo soprattutto inerenti alla fase difensiva, con un - Se avessi avuto più tempo per lavorare saremmo migliorati sotto questo aspetto. - Ecco, qui ormai tocca ripeterci e, come già detto in passato, va rimarcata una linea ben precisa. Iachini di tempo per lavorare ne ha avuto a sufficienza ed è stato proprio quel tempo a cui lui stesso troppo spesso chiede aiuto a mettere in evidenza diversi limiti che, chiaramente, non possono portare la società a puntare su Beppe come tecnico per la prossima stagione.
Passando poi a parlare propio della società gigliata e facendo un punto sul toto allenatore, mi duole confessare come rispetto ad una settimana fa di sviluppi su questo fronte ce ne siano ben pochi. Magari si sta provando a tenere tutto sotto traccia per far uscire la notizia solo con l’ufficialità, in stile Roma-Mourinho, ma questa pare essere al momento un’ipotesi abbastanza remota. Le conclusioni che invece si possono provare già a trarre da questo presunto immobilismo della Fiorentina sul tema programmazione sono due. La prima giustificherebbe il club con la scusante dell’attesa del verdetto del campo sul tema salvezza, mentre la seconda metterebbe la società di fronte ad importanti colpe in quanto a mancata chiarezza riguardo ai progettino per il futuro. Oltre alla scelta del prossimo tecnico viola ci sono infatti tante, e forse troppe, incognite sul futuro di diversi giocatori in scadenza (basti pensare ai vari Milenkovic, Pezzella e Caceres senza citare il più che noto caso Vlahovoic) e sul nome della figura dirigenziale che dovrebbe andare ad affiancare Pradè nel lavoro sulla parte sportiva. Commisso resterà a Firenze fino a che i viola non saranno ceti di avere centrato l’obbiettivo in campionato e poi magari chissà, prima di ripartire per gli Stati Uniti, parlerà anche di cosa ha intenzione di fare con la “sua” Fiorentina. A noi non resta che attendere.
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