Formigli: "La Fiorentina ha fatto la sua rivoluzione passando da Italiano a Palladino"
Il notissimo giornalista, grande tifoso della Viola, ha analizzato il momento della squadra
Il noto giornalista di La7, Corrado Formigli, in collegamento con Lady Radio, ha parlato della sua passione per la Fiorentina.
Il punto sulla Viola
Tifare Fiorentina a Roma? Siamo pochi, ed ogni tanto ci troviamo insieme per vedere la partita insieme. Devo dire che non c'è una grande simpatia con i romanista, e siccome storicamente ci hanno sempre fatto il mazzo, negli ultimi anni direi che ci siamo un po' rifatti. Quest'anno li abbiamo proprio rullati, non c'è stata proprio partita: è stata una soddisfazione incredibile, Loro sono una tifoseria con una grande passione e con una grande trasporto. Rispetto a noi però sono più complottisti: noi quando va male ce la rifacciamo con la squadra, loro con il resto del mondo. Da questo punto di vista sono diversi rispetto a noi. Sottil a Firenze lo fate sempre nero. A me piange sempre il cuore quando si parla di lui, perchè questo ragazzo ha delle accelerazioni che talvolta sono mostruose. Poi però quando fa tutto bene sbaglia spesso l’ultima scelta. Per certe cose mi ricorsa un po’ Insigne, ma ovviamente i risultati sono diversi. I miei amici romanisti imprecano tutti i giorni dopo averci venduto Bove: da quando si è tolto il peso della maglia sta rendendo da top. Beltran? E’ un bel giocatore. E’ vero che non è un attaccante classico d’aria di rigore, credo che sia più una mezza punta. E’ un giocatore molto elegante che mi piace molto, con un centravanti ‘bombastico’ come Kean l’argentino ha trovato il suo ruolo giusto. Da Palladino a Italiano abbiamo assistito ad una rivoluzione impressionante, siamo passati dal tiki taka di Italiano con mille passaggi, che dava agli avversari di riposizionarsi, mentre oggi con tre passaggi si arriva in porta.
Kean come Batistuta
Moise è un giocatore forte, tutti mi hanno detto che è un po’ fragile di mente ma mi auguro che Firenze possa aiutarlo. Mi ricorda Batistuta, anche se l’argentino è un mostro sacro e non si tocca. E’ veramente una sorpresa, mi auguro che il ragazzo riesca a tenere la testa sulle spalle e riesca a gestire la situaizoni. Io ero preoccupatissimo per il suo vice, perché è difficile che un centravanti che gli dia un po di riposo. Avevo letto di Djuric, ma la mia proposta è una: mettiamo Martinez Quarta centravanti. Il difensore è un dei paradossi di questo campionato.