La Repubblica in edicola questa mattina fa il punto sugli esuberi della Serie A. Il numero dell’emergenza è il 113. Un esercito di calciatori che si allenano con i compagni (quasi sempre), fanno la doccia, partecipano alle riunioni tattiche, ma non giocheranno mai. Gli allenatori farebbero volentieri a meno di loro, le società da qui al 2 settembre proveranno in ogni modo a sbarazzarsene. Nell’elenco, carneadi come il romanista Coric, che il tecnico Fonseca non ha mai impiegato nemmeno in amichevole, ma pure stelle come l’isolatissimo Icardi, capitano ideale della squadra di chi è fuori dai giochi. Una specialità in cui domina la Fiorentina: 10 uomini da piazzare più Giovanni Simeone, che a Montella non piace granché. Potrebbe prenderlo il Cagliari che deve pure trovare casa a 8 giocatori superflui. Parma e Lazio, 7 uomini in eccesso, non è che sorridano. Solo il neopromosso Brescia non spreca un euro: zero esuberi tra i 25 in organico. Se gli allenatori lamentano la difficoltà di lavorare con rose troppo larghe, le società si preoccupano dei conti: i 113 calciatori di troppo hanno stipendi annuali superiori ai 200 milioni, tasse comprese.
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