Serie A, quanto hanno guadagnato gli arbitri? La classifica
Ecco la classifica degli stipendi degli arbitri di Serie A
Meritate vacanze per i club del massimo campionato così come per gli arbitri, anche loro protagonisti dell'ultima stagione di Serie A. Ma quanto hanno guadagnato i fischietti? Come riportato da Calcio e Finanza il primo valore da considerare è quello dei diritti di immagine che vengono ceduti con un contratto annuale il cui compenso dipende dal numero di anni di attività in Serie A e in Serie B: 20.000 se l'anzianità è pari a un anno (7.000 per un assistente), 30.000 fino a 50 gare in Serie A (10.000 per un assistente), 60.000 dalle 50 gare in su (20.000 per un assistente), 90.000 per FIFA ed ex FIFA i cosiddetti arbitri internazionali (27.000 per un assistente).
Gli arbitri poi percepiscono un compenso per ogni partita che sia di Serie A, coppe nazionali o Serie B: 4.000 euro a gara per l'arbitro, 1.400 per gli assistenti, 500 euro al quarto uomo, 1.700 euro al Var e 800 euro all'Avar.
In stagione ad aver guadagno di più è stato l'arbitro Chiffi con 86.800 euro derivanti non solo dalla direzione ma anche dalle diverse designazioni come Var, Avar e Quarto ufficiale. Al secondo posto Michael Fabbri (76.900 euro) mentre il terzo gradino del podio è occupato da Daniele Doveri (76.700 euro).
Seguono:
Maresca (73.700)
Massa (73.300)
Mariani (72.000)
Di Bello (70.200)
Abisso (67.800)
Orsato (65.200)
Rapuano (64.000)
Mazzoleni (73.700)
Irrati (62.900)
Marini (62.300)
Fourneau (61.800)
Nasca (61.700)
Guida (61.300)
Pairetto (61.000)
Di Paolo (60.900)
Marinelli (60.600)
Aureliano (60.000)
Banti (59.200)
Valeri (58.100)
La Penna (55.400)
Ayroldi (54.900)
Colombo (54.500)
Marcenaro (54.000)
Giua (51.500)
Marchetti (51.200)
Sozza (49.100)
Massimi (46.600)