Caso Acerbi, Chirico non ci sta: "E' un superficialone, ma dove sono Inter e FIGC? Eppure..."
Le parole molto dure del giornalista e tifoso juventino, nei riguardi del difensore nerazzurro, ma non solo
In questi ultimi giorni ha preso banco sui giornali e sui siti la presunta frase razzista di Francesco Acerbi nei riguardi di Juan Jesus, con il difensore nerazzurro, che dopo essere stato mandato a casa dal ct Luciano Spalletti, rischia dieci giornate di squalifica da scontare in campionato.
Su questo caso molto di difficile gestione, ha voluto dire la sua opinione sul sito “ilbianconero.com”, il giornalista e tifoso juventino, Marcello Chirico, molto critico con l'Inter e FIGC, prendendosela anche con presidente Gabriele Gravina. Di seguito riportiamo le sue parole.
Marcello Chirico, le sue parole su Acerbi, Inter e FIGC
Acerbi non è un razzista, è solo un superficialone. Uno dei tanti che pensa di poter dire e fare in campo ciò che vuole, con la scusa dell'adrenalina. Come i tifosi che ritengono lo stadio il loro personale sfogatoio. Dove sono Inter e FIGC? Eppure contro la Juventus tutti si sono mossi in maniera rapidissima.
Acerbi ha offeso Juan Jesus durante il match, tra l'altro durante la giornata antirazzismo. Lo si capisce subito: gli ha chiesto scusa e lo si è visto dal labiale. Anzi: l'ha negato. E come lui l'Inter, da cui si attende una risposta dopo il confronto. Poi c'è la FIGC. Che le giornate anti razzismo le organizza e promuove. E dichiara: Acerbi non aveva intenti denigratori. Quindi quei 50 tifosi della Juventus che offesero Lukaku? Gravina ai tempi disse che il razzismo è una piaga che va combattuta senza distinzione di maglie. Stavolta tace.
Inter, la Curva Nord fa un comunicato nei riguardi di Acerbi
Curva Nord è al fianco di Francesco Acerbi! Da giorni sta tenendo banco su giornali, tv e ogni social media la vicenda di un presunto insulto razziale di un nostro giocatore nei confronti di Juan Jesus. Non sappiamo cosa si siano detti in campo, ma conoscendo Francesco dubitiamo che quelle parole siano uscite dalla sua bocca. Un uomo che ha combattuto e ha sconfitto il cancro, un uomo di poche parole e che si è sempre dimostrato un professionista serio. Ovviamente se invece dovesse essere confermato l'insulto razziale prendiamo le distanze da tutto ciò, ma senza prove concrete noi restiamo al fianco del nostro Francesco.