Baroni: "La Fiorentina mi ha dato la possibilità di realizzare un sogno"
Queste le parole del tecnico del Lecce, Marco Baroni, al termine del match contro la Fiorentina
Marco Baroni, allenatore del Lecce, ha parlato in sala stampa dopo la sconfitta contro la Fiorentina.
Queste le sue parole: "Questo è un momento in cui la squadra paga tutto a caro prezzo. Però come ho detto loro, sono stra-fiducioso. Il gol non deve diventare un'ossessione, paghiamo a caro prezzo le disattenzioni ma la prestazione della squadra non è mai mancata. Siamo accesi nelle gambe, nella voglia, nella determinazione. Se i momenti positivi portano fiducia, in quelli negativi noi dobbiamo essere bravi a togliere il peso".
Ha paura che la squadra molli?
"Non possiamo farlo. Abbiamo impostato la stagione sull'entusiasmo e se non ci fossero le prestazioni sarei preoccupato. Al Franchi non è facile giocare, la squadra è stata alta e aggressiva. Ci sono degli episodi che vengono creati dalla fiducia che viene a mancare, qualche errore tecnico è normale ma ci abbiamo sempre sopperito con fiducia di squadra e condizione fisica e mentale. Ci serve l'episodio e giocando così lo troviamo".
Quanto vi aiuta la sosta?
"Stacchiamo due giorni, mercoledì non vedo l'ora di ritrovare i ragazzi. Qualcuno andrà in nazionale, un premio per i tanti esordienti del nostro gruppo. Io li vedo quando si allenano e la squadra va forte, anche oggi siamo stati molto nella metà campo della Fiorentina. L'errore è cadere nelle preoccupazioni".
Che messaggio dà ai tifosi? Una parola per Falcone in nazionale?
"Siamo contenti per Wladimiro, conosciamo le sue qualità. Lo volevamo con noi perché vedevamo grandi potenzialità, è un premio personale ma anche per la squadra. Ai nostri tifosi invece dico che sono straordinari e sanno benissimo che il nostro campionato vive certe difficoltà. Ci seguono sempre, li avremo nel nostro stadio ed è lì, insieme a loro, che costruiremo".
Sampdoria-Verona ha influito sulla vostra prestazione?
"No. La classifica non la guardavo ed anzi ero preoccupato a sentire troppi complimenti, è un campionato pericolosissimo. Passa tutto da noi e non dagli altri, non mi interessa proprio, sennò entri in una certa convinzione mentale che non va bene. Noi la alimentiamo col lavoro".
Che emozione è tornare a Firenze?
"Sapete che io ho fatto il settore giovanile e esordito nella Fiorentina, mi ha dato la possibilità di realizzare un sogno. Ho sempre riconoscenza su questo, è un'emozione anche nel dispiacere della sconfitta".