Fiorentina-Salernitana, gara valevole per la 17^ giornata di Serie A, sarà anche la partita del ritorno a Firenze, allo Stadio Artemio Franchi, di Franck Ribery. Il campione francese, passato questa estate al club granata dopo il mancato rinnovo del contratto con i viola, ha giocato con la Fiorentina dal 2019 al 2021, realizzando 5 gol e 10 assist in 51 presenze.  

Arrivato come primo grande colpo della proprietà Commisso, ed accolto con grande euforia dalla piazza gigliata, nelle due stagioni fiorentine non ha rispettato a pieno le attese di un popolo che vedeva in lui il simbolo della rinascita della squadra dopo anni di difficoltà. Complici infatti sia gli infortuni, sia la discontinuità delle guide tecniche susseguitesi sulla panchina della Fiorentina, sia soprattuto l’età avanzata, con molta sporadicità il francese è riuscito ad accendere gli animi dei sostenitori viola, facendo intravedere solo in alcune gare le proprie doti tecniche sopraffine, e risultando alle volte fuori contesto per ritmo e presenza fisica.

L’esempio di Ribery è però utile per capire come rispetto al 2019 la filosofia della proprietà Commisso sia totalmente cambiata. In quel periodo infatti si andava ancora alla ricerca del nome per provare a dare entusiasmo alla piazza, oggi invece come dimostrano gli arrivi di Italiano, Gonzalez, e il probabile approdo a Firenze di Ikone, si preferisce investire su profili giovani ed emergenti piuttosto che su giocatori o tecnici dalla fama internazionale già conclamata.

Ad essere cambiato è il modo di vedere il calcio della Fiorentina. Ecco perché a posteriori è forse il caso di dire che l’affare Ribery, più che una luce di speranza in fondo al tunnel delle difficoltà è stata una semplice illusione che ha nascosto sotto il tappeto la polvere di una società che non riusciva ad avere una visione propria del futuro…

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