Fiorentina, gioco rivedibile ma 3 punti che sanno di Europa: per Atene...
Il 3-2 col Cagliari nasconde dei segnali d'allarme per la finale di Conference League
La Fiorentina di Italiano strappa il pass per la Conference League e lo fa vincendo per 3-2 allo scadere contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Tra 5 giorni, l'appuntamento con la storia, ad Atene, contro l'Olympiakos: vediamo come la Nazione analizza quanto accaduto ieri sera.
Fiorentina, ok la vittoria ma non saranno permessi errori ad Atene
Era una di quelle classiche gare-trappola di fine stagione, con una delle squadre che, non avendo più obiettivi, gioca con quella leggerezza che può determinare travolgenza o lassismo a seconda del fato. Il Cagliari di ieri è rimasto a metà di questo guado […] Non ha giocato bene la squadra viola, soffrendo per larghi tratti l’intensità del Cagliari, ma spuntandola alla fine grazie ai colpi dei suoi giocatori di maggior talento, ovvero Bonaventura e Gonzalez, e grazie alla freddezza dal dischetto di Arthur. […] Dicono che le vittorie siano come le ciliegie, una tira l’altra. Considerando ciò che accadrà fra 5 giorni, conviene sperare nella certezza dei proverbi.
Fiorentina, il minimo indispensabile è stato fatto: adesso testa ad Atene
La Fiorentina ha fatto la sua figura, ha giocato con personalità e convinzione, ha cercato fin da subito di spingere la partita in una sola direzione. Non era scontato battere il Cagliari, tutt’altro. […] Ora la partita del 2 giugno contro l’Atalanta potrebbe essere una grande festa. La squadra di Gasperini ha vinto l’Europa League, la Fiorentina mercoledì si gioca la Conference. L’ultima sfida della stagione potrebbe essere un bello spot per il calcio italiano, tornano protagonista in Europa dopo anni di alti e bassi. […] Di certo Italiano vorrà chiudere il cerchio con un successo, quello che manca da troppo tempo. Poi c’è stato lui, Claudio Ranieri, che ha chiuso la sua carriera più o meno dove aveva iniziato. O, almeno, iniziato a vincere. È un peccato che abbia deciso di smettere, ma la scelta è comprensibile. L’auspicio è che il calcio italiano non si faccia sfuggire la sua competenza e gli trovi un ruolo prima che qualche Nazionale straniera gli offra una panchina.