Queste le parole in conferenza di Walter Mazzarri riportate dai colleghi di TuttomercatoWeb.com Avete tanti infortunati: sta influendo sul morale? "Devo dare fiducia a chi è a disposizione, non mi sono mai giustificato per le assenze. Ce ne saranno 11 più 3, abbiamo lavorato bene sotto tutti i punti di vista e i ragazzi hanno risposto alla grande. Spero sempre di fare un gol più dell'avversario: anche se lo fa Sirigu va bene (ride, ndr)". Come procede lo stato di forma dei suoi ragazzi? "Si è lavorato tanto: per fare un calcio offensivo nel pressing c'è bisogno di una grande condizione fisica. A Genova ci siamo riusciti fino al 50', poi bisogna essere bravi a fare altre cose. Quando riusciremo ad avere quell'atteggiamento, dovremo essere più concreti. E' ciò che stiamo cercando. Chi c'è ha lavorato forte, anche a livello di condizione possiamo fare una partita intensa e mettere in difficoltà l'avversario". Genova può essere stato lo spartiacque? "Vincere fuori casa è sempre importante, noi lo abbiamo meritato. I ragazzi erano contenti, quando il morale è alto sono più predisposti ai miglioramenti. E' più facile correggere gli errori quando si vince. Sicuramente è un successo che ci ha fatto bene". Come sta Millico? "Verrà in panchina, l'ho visto meglio. Ha sempre avuto qualche acciacco, ma meno male lo abbiamo recuperato. E' a disposizione, vedremo quanti minuti avrà nelle gambe. E' l'unico che ho portato sul quale avevo dei dubbi. Ho convocato anche Rauti, mi sarebbe piaciuto tenerlo di più con noi ma siamo troppi". Contro il Genoa senza punti di riferimento: si può riproporre? "Se pressiamo alto, la linea è a centrocampo: e se non prendi una palla scoperta, non subisci. Se rubiamo palla alto e serviamo l'uomo più avanzato, ti dà più sicurezze. Per farlo, serve che tutti e 11 i giocatori facciano pressing. A Genova ho voluto dare coraggio alla squadra schierando tanti uomini offensivi. Gli attaccanti sono anche i Verdi e i Berenguer, perché fanno un lavoro da attaccanti. A volte questo discorso non è molto chiaro. E' dall'anno scorso che abbiamo impostato Lukic trequartista, ha sempre fatto bene ed è un giocatore di qualità e quantità". Come ha visto Zaza? "Con lui non c'è mai stato nulla, ho semplicemente fatto le mie scelte: è umorale, ma questa settimana è andato a mille e l'ho visto molto meglio rispetto a una settimana. Mi è piaciuto molto, si è dato da fare e si è rimboccato le maniche. L'ho visto in netta crescita anche grazie agli stimoli che ha avuto, dalle scelte e dalle critiche". Verdi è in crescita? "Sì, assolutamente. Sta bene, la vittoria ha fatto bene a lui e a tutta la squadra. Non è mai facile vincere in trasferta, anche per chi sta in alto in classifica". Teme uno stadio ostile? "I nemici sono gli avversari, qui siamo sulla stessa barca. Ora ancora di più dobbiamo stringerci per darci una mano, mi aspetto che i tifosi ci diano sempre questo aiuto. Anche chi lavora intorno al Toro deve aiutare questi ragazzi". Un anno senza Radice: qual è il suo ricordo? "Ero bambino e avevo simpatia per le squadre che allenava. Ho un ricordo maggiore su Giagnoni, una persona eccezionale. Mi ha dato tanto, anche consigli da padre a figlio". Come procede la crescita di Bremer? "E' avanti nelle gerarchie perché se lo è meritato. Ammetto di essermi commosso quando ha segnato: il mio collaboratore Nitti lo ha aiutato moltissimo anche dal punto di vista tecnico. E' un grande con la testa, è umile, gli ho sempre spiegato perché non giocava e lui è migliorato. Sembra un altro giocatore, è una soddisfazione enorme per me. Se non c'è ricezione da parte dell'alunno, è difficile migliorare: lui è stato molto disponibile". Potete puntare ancora all'Europa? "Io non cambio certe logiche di guida del gruppo: non siamo in grado di fare calcoli, ma dobbiamo solo pensare partita per partita. Quando siamo usciti dall'Europa l'ho detto, dobbiamo soltanto migliorare. E fare sempre più punti. I tre punti dal settimo posto vanno letti così: è una classifica cortissima, tutte le squadre hanno avuto difficoltà. Noi dobbiamo tornare quelli che eravamo l'anno scorso. Non ho mai guardato la classifica, figuriamoci se la guardo adesso. Testa solo alla Fiorentina e a far meglio rispetto a Genova".
COMMISSO TRACCIA LA STRADA. ORA PALLA ALLA SQUADRA. CONTRO IL TORINO...
SERIE A, Le formazioni ufficiali di Lazio - Juventus

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