Bove, crediti foto profilo Twitter ACF Fiorentina
Bove, crediti foto profilo Twitter ACF Fiorentina

Il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair affrontando diversi temi.

Sulla vittoria della Fiorentina al Franchi contro l'Inter

Di solito esco per assistere al riscaldamento, ma non quel giorno, sono rimasto in spogliatoio fino alla partita. Sapevo che avrei avuto tutti gli occhi addosso, allora mi sono detto: “E io gliela faccio vedere il meno possibile”. Sono voluto scappare, sì. E' il mio modo di fare: non mi piace esternare le mie emozioni. Poi ho capito. In questo periodo tante persone mi hanno scritto raccontandomi di avere avuto un problema simile al mio: sono un ragazzo di 22 anni e non posso certo dare insegnamenti a nessuno, ma voglio testimoniare il fatto che è una cosa che può capitare, che non è così rara, e soprattutto che non sono un supereroe nell’essermi ritrovato a doverla affrontare. 

Malore Bove (ph. FiorentinaUno)
Malore Bove (ph. FiorentinaUno)

Sul giorno del malore 

Ricordo davvero poco, che ero in campo e che a un certo punto ha cominciato a girarmi la testa come quando ti alzi troppo velocemente dal letto, ho avvertito una sensazione di spossatezza…  Non ricordo il momento in cui mi sono accasciato a terra.  Mi sono risvegliato in ospedale, toccandomi le gambe perché pensavo mi fosse successo qualcosa al ginocchio, un incidente. Per me, all’inizio, non è stato difficile come per i miei cari: io non capivo nemmeno la gravità della situazione, pensavo di essere semplicemente svenuto. Loro invece sapevano di avere corso il rischio perdere un figlio, un amico…

 

 

 

 

 

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