Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in un intervista rilasciata al Corriere Fiorentino, ha affrontato anche l'argomento stadio, tema molto caldo negli ultimi mesi. Queste le sue parole: "Io credo nel restyling del Franchi. Penso che sia la cosa più ragionevole, sia per la Fiorentina sia per la città visto che eviterebbe anche il problema di cosa fare del Franchi e di Campo di Marte". Ha poi commentato l'idea di Commisso della demolizione e ricostruzione: "A mio giudizio questo si scontra con l’impostazione culturale e di tutela dei profili architettonici delle opere pubbliche che abbiamo in Italia e che finora si è rivelato vincente. Noi abbiamo la cultura del restauro e della conservazione. Non mi convince l’idea della ricostruzione. Ritengo che la posizione del soprintendente Pessina sia giusta quando rivendica l’intoccabilità di alcuni elementi: la tribuna a sbalzo, le scale elicoidali, la torre. Sulle curve, a mio parere, ci può essere una soluzione diversa". Sugli interventi effettuati sul Franchi per i mondiali del 1990: "Furono fatti interventi che tutelarono i quattro elementi. Però fu violentato un quinto, la pista d’atletica, facendo uno sfregio a Nervi che era un grande amante di quello sport tanto che volle una pista di 500 metri e non di 400".  Qualche battuta infine sull'ipotesi, stadio a Campi: "Io ritengo che ci può andare solo col consenso del sindaco di Firenze, non contro il Comune. Se la Fiorentina esiste è per merito del Comune ed è inscindibile da Firenze. E poi ci sarebbe il problema della viabilità. Chi la pagherebbe? La pianificazione urbanistica è pubblica e non può essere contrattata".
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