ESCLUSIVA F1, Parla l’agente di Krastev: “Vi racconto la trattativa per il rinnovo. Futuro? Non escludiamo nulla, ma ACF vuole…”
Ha da poco rinnovato il proprio contratto con la Fiorentina ed il prossimo obiettivo è quello di esordire in Serie A con la maglia viola. Ma il destino di Dimo Krastev (bulgaro, classe 2003) è ancora tutto da scrivere, con Firenze possibilmente sullo sfondo. Prima bisogna ritrovare continuità con la Primavera viola, poi in futuro chissà. Ce lo ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni di FiorentinaUno.com il suo procuratore Plamen Peychev:
Ci racconta un po' le fasi della trattativa? Come si è arrivati al rinnovo di Krastev?
“Quando c'è volontà da entrambe le parti, la trattativa si svolge in maniera abbastanza semplice. Gli accordi con Joe Barone e con Daniele Pradè li avevamo già presi da tempo. Ora è arrivata l'ufficialità, ma l'accordo lo avevamo già trovato nel corso dei mesi estivi. Appena Krastev ha compiuto i suoi 18 anni abbiamo iniziato ad intavolare i discorsi con ACF e dopo due incontri avevamo già stabilito tutto. Firmare è stata una formalità, una trattativa molto semplice da gestire da parte nostra”
Cos'è che ha spinto il giovane Krastev a firmare con ACF? Cosa lo ha convinto maggiormente?
“Il ragazzo sta bene a Firenze da quando è arrivato, aveva 16 anni. La Fiorentina, ormai, è come una casa per lui. E poi sa di essere già in una grande società”
Nel giro di due anni ha scalato tutte le gerarchie, dalle giovanili alla Primavera sino al ritiro a Moena in prima squadra. Come si spiega questa velocità nella crescita?
“Ha fatto cose che tutti ci auguravamo, conoscendo le sue qualità. Dopo un breve ambientamento e tanto lavoro duro, è stato abbastanza facile in un ambiente come la Fiorentina e con un allenatore come Aquilani che ha aiutato ad anticipare i tempi. Nella finale di Coppa Italia Primavera a Parma, per esempio, Krastev credeva di partire dalla panchina. Ma Aquilani l'ha schierato titolare. Non se lo aspettava Dimo, era felice ed ha disputato anche una grande partita. Da lì è partito più veloce il suo percorso con le prime chiamate in prima squadra. Con Prandelli ha fatto 6 o 7 panchine e stava per esordire contro l'Inter. Speriamo che quest'anno arrivi il suo momento. Intanto, deve riprendersi il posto in Primavera, che non è facile. Il centrocampo è molto forte e la concorrenza è importante tra i giovani. Sono sicuro che ritroverà il suo posto presto e spero che convincerà Vincenzo Italiano in futuro”
In che modo potrebbe essere già utile per il gioco di Italiano?
“Tecnicamente a centrocampo Krastev viaggia con la testa molto velocemente. Riesce a fare girare il pallone con una semplicità incredibile. Ha le qualità tecniche e fisiche per stare lì, gli serve solo un po' d'esperienza tra i grandi. Di base, però, le caratteristiche giuste ci sono, sarà solo una questione di tempo per arrivare in prima squadra. Le qualità le ha, la testa ce l'ha”
In futuro sarebbe anche disposto ad andare in prestito in leghe minori per fare esperienza?
“Valuteremo tutte le soluzioni ed il miglior percorso per il giocatore. Tutto quello che verrà in futuro sarà valutato assieme alla società per il suo meglio. Sceglieremo la strada da fare insieme al giocatore, perché non tutti arrivano subito in prima squadra. Per esempio un altro nostro giocatore, Petko Hristov, con Pioli era già aggregato in prima squadra e stava rischiando anche di fare il proprio esordio contro il Milan. In seguito è andato in prestito per tre anni in Serie C ed adesso è allo Spezia con già nove partite da titolare in Serie A. Tutti ci auguriamo che Krastev arrivi in prima squadra, ovvio, ma se dovesse servire andare in prestito da qualche parte lo valuteremo assieme alla società, certo. Non è da escludere"
L'obiettivo di Krastev al momento è quello di fare l'esordio in Serie A. Dopo di ciò, cosa vede nel futuro del giovane bulgaro?
“Non ha limiti lui, ma bisogna che rimanga con i piedi per terra e che continui a pedalare. Se riesce a tenere la concentrazione come, per esempio, fa il suo compagno Vlahovic sul campo va bene. Quando abbini la giusta mentalità alle buone qualità che hai, credo che uno possa anche pensare di non avere limiti per la sua crescita"
Vlahovic, invece, pare non voglia rinnovare. Crede che i tempi siano cambiati nel calcio da questo punto di vista?
“Ognuno ha le sue visioni e ha le sue strategie da adottare per fare il bene del proprio cliente. La Fiorentina è una grande società. Per quanto riguarda me ed i miei giocatori lo è, poi non so quali siano i piani degli altri procuratori. Per un giocatore bulgaro è una società di destinazione, non è una società di transizione. In Bulgaria l'ACF Fiorentina è vista come una grande società non solo nel calcio italiano ma anche in quello europeo. Ci sono anni di difficoltà come per tutti, ovvio. Ma ci sono grandi estimatori della società viola, tanti tifosi specialmente in Bulgaria. All'epoca con Bojinov si avvicinarono in tanti alla Fiorentina ed a Firenze, una delle città più belle del mondo. Se io ho un buon giocatore in mano come Krastev, per esempio, la prima società alla quale lo propongo sarà la Fiorentina”