Ecco le parole di Tatiana Bonetti, calciatrice dell'ACF Fiorentina Women, spese durante una diretta Instagram: "Spero che la stagione non finisca così, ma che riprenda. Il calcio è la mia vita e la stagione è praticamente a metà. Vedendo il bicchiere mezzo pieno, sono orgogliosa e contenta di essere tornata nel giro della nazionale. Riti scaramantici?Di solito faccio il segno della croce e bacio il campo, la metà campo scelta da Alia Guagni. La mia esultanza è una dedica ai miei genitori, che, per la partita contro l'Inter, erano in tribuna. La maglia numero 10 pesa abbastanza. A Firenze, siccome in passato s'infortunarono molte maglie numero 10, era ormai diventata un porta sfortuna. Io, nonostante ciò, ho deciso d'indossarla. Non so cosa farò quando avrò appeso gli scarpini al chiodo; spero mi venga qualche idea. La UCL?La va o la spacca. Iniziare la competizione e la stagione così è rischioso; trovi squadre già molto preparate. Arrivai a Firenze emozionata e agitata. La rosa era competitiva, c'era un progetto importante; poi abbiamo vinto lo scudetto, il primo della Fiorentina: emozionante, spettacolare. Il pugno di Lana Clelland?Una legnata, in panchina non mi prendevano sul serio. Il gol contro il Milan?Volevo mettere la palla all'incrocio, e quando vidi che stava effettivamente entrando in porta, proprio all'incrocio dei pali, esclamai "cavolo, proprio là"."
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