Nardella: "Senza di me sarebbe diventato il Flaminio. l soldi?"
ll sindaco di Firenze ha detto la sua sulla situazione relativa allo stadio
ll primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, ha parlato rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica. Qui ha affrontato anche alcune tematiche legate allo stadio Artemio Franchi, dichiarandosi fiducioso anche sui soldi che tutt'ora non sono ancora pervenuti.
Le parole di Nardella sul Franchi
Un errore buttare 200 milioni sul Franchi, con Comisso pronto a rifarlo nuovo? Non buttiamo niente. Commisso voleva rifare il Franchi ma a condizione di demolire le curve. Lo sappiamo tutti. Io stesso avevo firmato una lettera di richiesta al ministero, ma l’autorizzazione non è mai stata data. Di fronte allo stallo abbiamo ottenuto dal governo Draghi fondi pubblici per i beni culturali destinati allo stadio come monumento. Se non fossi stato così testardo il Franchi avrebbe fatto la fine del Flaminio. Chi mette i soldi che mancano? Si troveranno. E sono certo che dopo le schermaglie elettorali sarà più facile anche con la Fiorentina
ll momento della Fiorentina
ll giornalista Benedetto Ferrara questa mattina ha analizzato il pareggio di ieri sera tra la Fiorentina e il Napoli. "Metà cuore al Franchi e metà ad Atene Ma che emozione l’ultima della Fiesole" è il titolo dell'editoriale di Ferrara presente sulle pagine de La Nazione.
Firenze saluta la sua squadra e la curva Fiesole, che diventerà altro lasciandoci per sempre le sue storie e le sue leggende. Emozione al Franchi, con metà del cuore nel presente e l’altra metà ad Atene, dove la Fiorentina cercherà di alzare un trofeo, quello che i suoi tifosi aspettano da una vita e meritano per pazienza e devozione. ll match col Napoli? In questa partita cose belle ed errori da una parte e dall’altra. Nico nell’ombra, Jack peggio di lui. E parliamo di uomini decisivi che, ci auguriamo, si rimettano in corsa per dare il meglio il 29 maggio, quando la Fiorentina non potrà fare a meno del loro contributo. Questa finale tiene i cuori sospesi, e non vediamo l’ora. Il resto è voglia di non restare a mani vuote, desiderio di dare un senso a questi tre anni di calcio coraggioso, a volte bello e a volte frustrante, ma sicuramente orgoglioso. Tutto resta in bilico, in questo passaggio storico di uno stadio che cambierà pelle. Pensieri che corrono verso il passato, in attesa di Atene e del verdetto su questa stagione. Sono emozioni pure. E sincere