Capezzone: "Giani-Nardella? Una politica di follower e non di leader"
L'ex parlamentare ha dato la propria opinione sulla decisione della Curva Fiesole
Daniele Capezzone su Libero esprime la propria opinione a proposito della decisione della Curva Fiesole e lancia una frecciatina ai politici toscani.
Ecco un estratto dall'editoriale uscito sul quotidiano:
"Come si sa, alla fine ieri sera il match Fiorentina-Juventus si è regolarmente disputato. Ma al termine di lunghe e surreali ore durante le quali, facendosi guidare dalla Curva Fiesole, cioè dalla tifoseria viola organizzata, una serie di esponenti politici (in prima linea gli onnipresenti e onnidichiaranti Eugenio Giani e Dario Nardella) hanno animato una polemica sul rinvio della partita. Intendiamoci bene. Potevano anche esserci ragioni robuste a favore di un ipotetico posticipo. L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha messo nero su bianco l'inesistenza di qualunque sottrazione di personale alle attività di soccorso. Rimane il retrogusto amaro di una politica ancora una volta fatta più di "follower" che di "leader". Spiace doverlo ricordare al sindaco di Firenze e al governatore della Toscana: ma non tocca alle tifoserie di calcio gestire l'ordine pubblico. Sta qui il punto vero. Il resto (il solito Giani che promette di andare a trovare i tifosi, mentre Nardella si rammarica di non aver potuto bloccare il match) è un mix di demagogia, inseguimento della curva, e soprattutto mediocre tattica diversiva".