ANDRA' TUTTO BENE!
E’ il momento più difficile. L’emergenza sanitaria è grave e le restrizioni sono inevitabili. Ci siamo svegliati per il secondo giorno in un paese allo stremo delle forze e bloccato. Soprattutto negli ospedali, dove gli operatori stanno dando l’impossibile per curare almeno un paziente in più. Dopo la Cina, la Corea, l’Iran e l’Italia il virus espande la sua potenza colpendo vaste aree geografiche, per l’OMS è pandemia. Da qui nasce spontanea l’idea di bloccare tutto.. e lo sport sta dando le prime risposte, forse anche tardive, ma ormai provvidenziali. Non si può e non si deve andare avanti. Il campionato di Serie A è bloccato, congelate alcune gare di Europa League.. rischia anche l’Europeo in estate. Si naviga a vista perché non c’è segnale di una regressione del virus.. questo maledetto nemico che ci ha reso così fragili, che sta mietendo vittime e sta limitando le nostre vite.. come in guerra.
L’unico modo per uscirne è arginarlo e lo si argina limitando i contatti.. è la sfida più complicata: “stare uniti stando lontani”. Andrà avanti per molto questa storia e non sappiamo come ne usciremo fuori.. oggi non possiamo nemmeno immaginarlo, non possiamo nemmeno pensarci. Perché conta quello che facciamo adesso.. conta la cura, la distanza e la prevenzione igienica, sono queste le armi a disposizione. E’ paradossale affrontare qualsiasi discorso oggi che non ci ricolleghi a tutto questo.. l’invito è quello di stare a casa, rinnovato oggi anche dalla Fiorentina e dai suoi calciatori. Riscoprire una passione, leggere, studiare, scrivere.. insomma prepararci al dopo-virus, che si preannuncia allo stesso modo complicato. L’eco delle nostre città fa paura ma è più importante la vita umana e sono già tante, troppe le vittime.. fa male aggiornare statistiche con così tanta “freddezza” quando quei numeri rispondono ad un viso, a degli occhi.. perché anche il cordoglio della perdita è diventato superfluo, non dignitoso per qualsiasi morte. Dobbiamo tutelarci e non sarà facile farlo stando lontani.. ma non abbiamo, al momento, alternative. E in questo presente straziante, con un futuro più incerto del solito davanti, non ci resta che aggrapparci al passato.. ai ricordi. I nostri, degli altri.. tutti. Ricorderemo quando tutto questo era solo un film girato male.. o un libro troppo “apocalittico” per noi. Ricorderemo i nostri stadi pieni di gioie e dolori.. ricorderemo i gol di Batistuta o di Antognoni.. le giocate di Federico Chiesa. Rivedremo qualche vecchia partita, magari una indimenticabile. Convinti che torneremo a farlo.. ad essere protagonisti al Franchi come in ogni parte d’Italia e d’Europa, perché l’umanità non può arrendersi.. non ora! Lo faremo ancora di più perché, alle nostre spalle, questa brutta storia ha lasciato morte e sofferenza.. e porteremo in curva con noi le gioie e i dolori di chi non ce l’ha fatta. Le loro sciarpe, i loro “vessilli”… perché anche questa guerra finirà, non sappiamo quando e come ma avrà una sua fine. Come tutto. Allora mentre restiamo nelle nostre abitazioni, che comunque sanno essere oggi così accoglienti, mentre spolveriamo i nostri cimeli viola.. matureremo la consapevolezza che ognuno di noi ha fatto la sua parte in questa triste storia.. ognuno di noi ha la possibilità di essere decisivo, che sia vissuta come un’amichevole estiva o come la finale di Champions, abbiamo sui nostri piedi l’ultimo rigore e solo il nostro atteggiamento farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La vita e la morte. Ci mancheranno le nostre abitudini, ci mancherà il calcio e ci mancherà la Fiorentina ma è nulla in confronto alla vita umana.. al sudore dei veri eroi di questa storia, molti di loro gigliati nel cuore.. che da anni la domenica hanno sostituito le gradinate del Franchi con le radioline del reparto. Ne parliamo sempre poco e sempre nei momenti peggiori.. quando, purtroppo, non possiamo nemmeno ringraziarli con un abbraccio. Genitori, fratelli, amici.. sempre in prima linea. Ci mancheranno probabilmente tante cose ed ognuna di essa avrà la stessa importanza perché ognuno di noi ha delle priorità.. ma adesso non possiamo permettercelo. Non possiamo permetterci comportamenti sbagliati, superflui, egoisti.. sarà anche difficile uscirne fuori ma siamo padroni del nostro destino.. o quantomeno lo saremo fino a quando, da lontano, ci tendiamo la mano e senza paure attraversiamo la tempesta. Non esitate.. c’è chi non se lo può permettere. “Dici:per noi va male. Il buio cresce. Le forze scemano. Dopo che si è lavorato tanti anni noi siamo ora in una condizione più difficile di quando si era appena cominciato. E il nemico ci sta innanzi più potente che mai. Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso una apparenza invincibile. E noi abbiamo commesso degli errori, non si può negarlo. Siamo sempre di meno. Le nostre parole d’ordine sono confuse. Una parte delle nostre parole le ha stravolte il nemico fino a renderle irriconoscibili. Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto? Qualcosa o tutto? Su chi contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti via dalla corrente? Resteremo indietro, senza comprendere più nessuno e da nessuno compresi? O contare sulla buona sorte? Questo tu chiedi.Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua”. "A chi esita" Bertolt Brecht
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