Udinese, Lucca carico: "Lavoro ogni giorno per segnare di più vincere, il mio obbiettivo è la Nazionale"
Lorenzo Lucca attaccante dell'Udinese ha dichiarato gli obiettivi stagionali a TV12
Lorenzo Lucca attaccante dell'Udinese ha dichiarato gli obiettivi stagionali a TV12. L’avvio di stagione, racconta il 23enne, “non è stato quello che ci aspettavamo, anche se siamo un gruppo di giocatori nuovi. Ci stiamo amalgamando sempre di più e il mister ci sta aiutando in questo. Speriamo di sbloccarci contro la Fiorentina”.
Un auspicio che arriva all’indomani dello 0-0 in casa del Cagliari, risultato commentato in modo didascalico da Lucca: “C’è rammarico. Nonostante il caldo asfissiante abbiamo provato a vincere, ma senza riuscirci”. La punta ammette di aver “pensato tutta la notte alla parata di Radunovic. Se avessi sporcato o appena sfiorato la palla avrei segnato, invece l’ho presa piena e lui è stato bravissimo a respingerla. Ora – assicura – sono concentrato solo su domenica prossima, sarà una gara difficile”.
Da riferimento offensivo, il nativo di Moncalieri parla poi dei suoi compagni di reparto: “Mi trovo benissimo con Florian Thauvin, non devo dire io che giocatore fantastico sia. Con Isaac Success ho giocato poco, ma davanti siamo forti, dobbiamo solo avere fortuna. Anzi – precisa il bianconero – dobbiamo essere bravi a crearcela”.
Uomo come artefice della propria buona sorte. Questo Lucca l’ha imparato sulla sua pelle. “Non ho avuto un inizio di carriera facile – ricorda – Sono andato via di casa a neanche 16 anni, ho lasciato le giovanili del Torino per giocare in Promozione. A consigliarmelo fu un allenatore amico di mio padre, che mi suggerì di fare un passo indietro per farne due avanti. Oggi sono qui e gioco in Serie A, il sogno di tutti i bambini”.
L’arrivo nel massimo campionato nazionale segue la parentesi all’Ajax. Primo italiano a firmare per gli olandesi, l’attaccante racconta che “quando arriva una richiesta del genere non puoi non dire di sì. Ho accettato subito, tutti sapevano quanto volessi fare un’esperienza all’estero. Mi ha sempre affascinato il calcio inglese, per esempio, molto fisico e con tanti spazi”. L’esperienza sulle sponde del fiume Amstel “non è andata come speravo, anche se quando sono sceso in campo ho sempre dimostrato di poter stare in quell’ambiente. È stata comunque una bella scuola”.
L’Eredivisie, prosegue Lucca, è “meno tattica rispetto alla Serie A. In compenso, mi ha permesso di migliorare tanto sia tecnicamente che mentalmente”. A un certo punto, nonostante ammetta di stare bene da solo, lontano dagli affetti le sue convinzioni hanno vacillato: “Quando la testa ti dice di mollare, devi sentire dentro di te che non puoi farlo. Una squadra come l’Ajax non ti chiama se non hai qualità”.
Il classe 2000 ammette di essere “molto autocritico. Avrei potuto segnare di più, ma lavoro ogni settimana per fare gol e aiutare la squadra a vincere”. È per questo che preferisce non dichiarare il numero di reti che vorrebbe raggiungere in stagione. A tradire le sue mire, però, è la fermezza con cui risponde alla domanda sulla maglia azzurra: “La Nazionale è il mio obiettivo”.