Torino-Fiorentina, i duelli tra i vari reparti: i numeri di Ranieri, Vlasic, Beltrán...
L'analisi dei principali vis-a-vis che potrebbero decidere la sfida di domani sera
Torino e Fiorentina si affrontano in una delle partite in assoluto più interessanti di questo weekend di campionato: in palio ci sono 3 punti pesantissimi per la rincorsa all'Europa, con i granata che occupano al momento la decima posizione, a quota 36 punti, e i Viola 5 punti più in alto, in settima posizione a -3 dalla Roma sesta. Per Juric e Italiano, due allenatori che fanno dell'intensità e della rapidità del gioco una costante delle loro squadre, sarà cruciale mettere i propri giocatori di spicco nelle condizioni di poter vincere i duelli in tutte le zone del campo per portare a casa la vittoria. Grazie a FootData, analizzeremo di seguito alcuni dei principali vis-a-vis che potrebbero decidere l'incontro nelle zone centrali del campo.
Rodríguez vs Ranieri, due mancini educati per fluidificare la manovra
Partendo dalla difesa, Ivan Juric può contare su un elemento di grande classe ed esperienza che a Torino ha trovato la sua dimensione: Ricardo Rodríguez arrivò in pompa magna in Italia ma non ha saputo poi reggere l'impatto di una piazza esigente come quella del Milan. Approdato al Toro, lo svizzero è tornato a far valere la sua qualità palla al piede e nell'impostazione, ridimensionando lo status da top player - che lo aveva fatto arrivare in Italia come un acquisto Top - e lavorando duramente sulla fase difensiva. Luca Ranieri è una delle rivelazioni della Fiorentina: anche lui mancino, anche lui partecipa molto all'azione e spesso è pericoloso anche in area di rigore, come testimoniano le reti in Conference League e l'incornata che ha deciso proprio il match d'andata al Franchi. Tra i due, lo spagnolo è quello che mostra più disinvoltura palla al piede e finalizza più passaggi in verticale, segno della sua grande sicurezza tecnica. Il centrale di Italiano, però, ha già dimostrato di poter far male ai granata, segnando il gol vittoria nel match d'andata.
Ricci vs Arthur, i due metronomi del centrocampo
I due motori del gioco delle loro squadre hanno molto in comune: baricentro basso, grande tecnica individuale e capacità di gestire egregiamente la pressione avversaria. L'ex Empoli sta trovando tanta continuità anche grazie alla sua predilezione alla corsa e al sacrificio, come vuole Juric; l'ex Juventus - dopo anni di infortuni e acciacchi fisici - è l'uomo chiave del centrocampo di Italiano per tecnica, personalità e senso della posizione. Altissime percentuali di precisione dei passaggi per entrambi, con il torinese che ha anche trovato la via del gol ma con il brasiliano che ha vinto più duelli difensivi ed è praticamente infallibile nel fondamentale della trasmissione della palla al compagno.
Vlasic e Beltrán, da loro passano i palloni per Zapata e Belotti
Il termometro della partita dei due bomber di serata - Duván Zapata e Andrea Belotti, illustre ex di turno- sarà fortemente influenzato dalla prestazione di Nikola Vlasic e Lucas Beltrán, dato la loro collocazione tattica molto simile: a loro il compito di fare da collante tra centrocampo e attacco e servire palloni giocabili agli attaccanti: il croato tira di più, effettua più dribbling, passa meglio il pallone ma segna di meno rispetto al 9 di Italiano, che dalla sua ha l'istinto del goleador che - pur avendo arretrato il proprio raggio d'azione - gli permette di trovare il guizzo con più facilità rispetto al dirimpettaio granata, che nasce più come centrocampista.