"La criticità principale rimane sempre la salute degli atleti. È da tutelare". A sostenerlo è Alessandro Orlandi, numero uno di Studio Assist e Partners. Così come quella di staff e addetti ai lavori. Da un punto di vista tecnico e atletico, sarà fondamentale il lavoro minuzioso dei preparatori, per proteggere l’integrità fisica dei calciatori che scenderanno in campo dopo questi mesi di sosta forzata. Economicamente tante squadre ripartiranno indebolite e zoppicanti, senza più nemmeno la possibilità di monetizzare dall’affluenza negli stadi”. Si discute tanto degli orari dei match. Giusto giocare solo in notturna? “Credo possa essere la scelta migliore. Già la lunga sosta peserà sulla condizione fisica dei giocatori, di certo non li aiuterebbe giocare alle 15 con almeno 35 gradi ogni gara”. Chi è favorito dal fatto di giocare a porte chiuse? “Non parlerei di una vera e propria situazione di favore o svantaggio. Senza dubbio le squadre che hanno sempre fatto del loro pubblico il 12º uomo in campo, percepiranno nettamente la differenza”. Altro tema caldo è la riforma dei campionati: qual è la ricetta giusta per il nostro sistema calcio? “Da addetto ai lavori, mi auguro che ci sia al più presto da parte delle istituzioni una linea chiara per il futuro. È fondamentale per calciatori (giovani e professionisti), staff e società sportive, sponsor e agenti sapere come verranno strutturati i nuovi campionati. Ma anche in quali tempi si ripartirà con la nuova stagione giocata. Per ora è tutto in stand-by in una situazione obbligata di stallo e smarrimento sul futuro. Abbiamo bisogno di nuovi punti fermi, sui cui ricostruire il presente e il futuro del calcio italiano”. Capitolo mercato: come cambierà la sessione estiva? Cosa dobbiamo aspettarci? “Fondi inferiori rispetto al passato. In questa sessione si vedranno i frutti del lavoro attento di scouting e inviduazione dei club, ma ancor di più la bontà dell’operato sui settori giovanili, di tutte quelle squadre che hanno sempre lavorato con attenzione sulle proprie risorse interne. Le aree tecniche/scouting e i settori giovanili, torneranno finalmente ad avere un ruolo di primo piano in un’ottica di ottimizzazione dei costi e miglioramento dei ricavi”. Lo riporta TMW.
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