L’importanza dell’esperienza
Nella giornata di ieri sono stati festeggiati i compleanni di due giocatori diventati elementi cardine della Fiorentina di questa stagione sia durante la gestione Montella che durante quella di Beppe Iachini. Sto parlando di Franck Ribery e Martín Caceres, arrivati nella scorsa sessione estiva di mercato, entrambi campioni con alle spalle un passato di vittorie, al Bayern Monaco per il francese, alla Juventus per l’uruguaiano.
Per quanto riguarda, Ribery, il numero 7 viola non ha potuto disputare molte gare in questo campionato soprattutto a causa del grave infortunio alla caviglia che lo ha tolto dai giochi a fine Novembre, ma per quanto fatto intravedere, soprattuto con quella magnifica prestazione andata in scena a San Siro contro il Milan, nei mesi di calcio giocato con la maglia della Fiorentina, possiamo sottolineare che il suo acquisto ha portato molti benefici alla giovane rosa gigliata. Sembra banale ripetere sempre il solito discorso ma giocatori di questo livello che hanno vinto a livello europeo e nazionale portano inevitabilmente un qualcosa in più anche all’interno dello spogliatoio in quanto a personalità e carattere, al di la delle loro indiscusse qualità tecniche. Se infatti più di un elemento all’interno dell’organico viola si è espresso elogiando l’ex Bayern e dimostrando a parole ammirazione nei suoi confronti certamente non lo ha fatto perché obbligato ma poiché ha sentito in prima persona i miglioramenti che l’arrivo del francese ha comportato a livello mentale, basti pensare a quanto campioni del genere elevino il livello dell’attenzione nella quotidianità dell’allenamento. Lo stesso discorso, anche se ovviamente la caratura del giocatore in questione non è paragonabile a quella di Ribery, lo possiamo fare per Caceres che oltre ad aver dimostrato di essere un difensore più che affidabile ha certamente contribuito ad alzare il livello di esperienza della squadra.
Insomma due acquisti che seppur dispendiosi a livello di ingaggio, sono arrivati a parametro zero e dunque senza grandi esborsi per il cartellino, ed hanno aiutato i tanti giovani ad accrescere in molti aspetti aumentando il proprio valore sia tecnico che di conseguenza economico. Ecco perché ritengo corretto ed intelligente continuare a proseguire sulla linea dello scorso calciomercato ossia quella di puntare su un mix tra giovani talenti in rampa di lancio e giocatori sì ultra trentenni, ma con ancora una parte di carriera a buoni livelli da disputare. La strada è stata tracciata, adesso è importante continuare a seguirla per riportare nuovamente il club ad alti livelli.
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