In un'Italia completamente in asfissia a causa del Coronavirus .il calcio, ma lo sport in generale sembrano un vero e proprio miraggio. Oggi, positività e morti, sembrano aver dato una minima tregua che noi tutti speriamo sia in realtà il superamento del tanto atteso picco. La guardia deve continuare a restare alta, come ha ribadito oggi anche il numero uno della protezione civile Borrelli. Eppure, c'è ancora qualche presidente che pensa di far tornare le squadre ad allenarsi in un momento in cui calcare i campi da calcio dovrebbe essere l'ultimo dei pensieri. Playoff, annullamento, ipotesi di ripartenza e qualunque altra idea non devono trovare modo di esistere in questa fase della nostra vita. Gli interessi ed introiti, per troppi, restano sempre più importanti della salute. Per far capire quanto fosse grave la nostra situazione sono serviti oltre 5mila morti e quasi 50 mila contagi. La Lazio, decisa a riprendere gli allenamenti nella giornata di oggi, si è decisa solo ieri di andare incontro alla realtà a rimandare a data da destinarsi la ripresa dell'attività sportiva. Una scelta arrivata ai limiti, inspiegabile. Una mancanza di rispetto contro chi continua a lottare contro questo mostro invisibile. E' necessario mettersi in testa che al momento anche solo accennare dei discorsi sportivi è irrispettoso. Tra l'altro in un momento in cui diverse squadre del nostro campionato si trovano in casa alcuni giocatori positivi. Rispetto per squadre come la Fiorentina e non solo. Adesso è il momento di svegliarsi davvero e continuare a remare tutti insieme nella stessa direzione per vincere una partita ben più importante.
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