Turno infrasettimanale. I viola sono chiamati alla difficile trasferta in quel di Cagliari domani mercoledì 12 maggio alle ore 18:30. Ed alla vigilia del match chiave per la lotta salvezza di questo campionato, mister Giuseppe Iachini incontra i giornalisti via web-streaming, come di consueto, oggi alle ore 8:30 per presentare la partita in conferenza stampa. Ecco qui di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal mister ascolano: Come si sente Iachini? Dopo il lavoro svolto quest'anno? Differenze con la passata stagione? "C'è da dividere un attimo le due annate. La stagione scorsa sono arrivato a novembre e ho avuto tempo di preparare il mio lavoro. Salendo le posizioni di classifica da terzultimi al decimo posto finale nonostante il lockdown. Senza i tifosi, assenza che abbiamo patito. Ma ci stringemmo l'uno con l'altro e creammo un bel gruppo. Anche a livello sanitario l'abbiamo preso tutti praticamente il covid e ci siamo uniti ancora di più. Quest'anno è stato molto particolare, senza potere fare preparazione estiva. Qualcuno era in condizione e qualcun'altro no. Positivi, infortuni. Un'annata che doveva svilupparsi, ci voleva forse un po' più di pazienza. Poi sono andato via e non c'è stata continuità nel lavoro, senza nulla togliere a quanto fatto da Cesare, ci mancherebbe. Quando sono tornato, però, ho trovato una situazione pesante dal punto di vista psicologico. Una situazione pesante, di paura, di tensione. I festeggiamenti dopo la vittoria contro la Lazio possono essere capiti appieno solo da chi vive dentro lo spogliatoio, per quello passato sinora" Partita spartiacque domani contro il Cagliari? Come sta vivendo Vlahovic questo momento? "La squadra sicuramente sa di affrontare una partita importante. Affrontarla con un'altra classifica sarebbe stato peggio. Ma la concentrazione e l'attenzione dovranno essere le stesse. Dusan sta andando a segno con una serie di doppiette, vuol dire che la squadra lo sta aiutando. Con schemi e trame per poterlo portare in gol. Sta lavorando bene e con umiltà, sapendo che solo battendo il ferro, rimanendo con i piedi per terra e lavorando ogni settimana in allenamento si può ancora migliorare. Da ringraziare, però, c'è l'intero gruppo: la squadra. I compagni stanno mettendo i nostri attaccanti in condizioni di potere segnare. Parlo anche di quelli che non hanno giocato in questo periodo, o per un motivo o per un altro. Coma Valero, Callejòn, Olivera, Barreca. Esultano ad ogni gol dalla panchina. Tutti vanno nella stessa direzione" Kokorin può essere utile per il rush finale? "Noi l'abbiamo visto da alcuni giorni lavorare con noi. Viene da una ricaduta muscolare, per questo da parte sua c'è preoccupazione. Non è potuto stare con la squadra sin dall'inizio, lavorare e prendere continuità d'allenamento. Ora è rientrato da qualche giorno, stiamo cercando di spingerlo e spronarlo e da lui arriva disponibilità, ma la testa comunque è condizionata da infortuni e ricadute. Psicologicamente ti frena. Stiamo valutando se le situazioni potranno migliorare o meno, lo speriamo" La tua avventura alla Fiorentina si può definire conclusa? "Sono stato chiamato in un motivo di difficoltà. Non ho potuto dire di no perché sono affezionato alla maglia, all'ambiente ed alla città di Firenze. Per cambiare la situazione dentro specie a livello psicologico. Poi sono tornato anche per il rapporto che c'è con il presidente. Ha visto come lavoriamo quotidianamente, con attenzione al dettagli, dal punto di vista tecnico e tattico. E poi il rapporto con il gruppo squadra. Avevamo vissuto insieme una pandemia e ci eravamo uniti ancora di più. Per questo sono stato spronato a tornare, l'ho fatto volentieri e col cuore. Abbiamo quasi raggiunto l'obiettivo. Beppe pensa a chiudere al meglio questa stagione, poi terminata la stagione Beppe farà il suo percorso. Ci rimette anche la salute per quanto sia affezionato a questa città. Nel calcio mai dire mai, ma mi piace rimanere con un grande rapporto con tutti" Di cosa ha bisogno questa squadra dal prossimo anno per fare il salto di qualità? "Nel calcio ci vuole continuità di lavoro. Con competenza, organizzazione, mentalità e spirito. Ci sono i momenti in cui le cose vanno meglio e momenti in cui vanno peggio. Quello che è mancato a questo gruppo quest'anno è stata la continuità, poteva averla con me o con Cesare. Se le altre squadre sono avanti è perché da anni lavorano per la stessa via, lo stesso percorso. Il calcio è anche questo" Come sta la squadra? Borja Valero unico assente? "Siamo usciti dalla Lazio con grande dispendio d'energia. Dobbiamo verificare le condizioni di qualcuno ancora. Vediamo oggi e domani in allenamento" Martinez Quarta? "Chino l'ho scelto io a settembre quando valutavamo i difensori. Appena arrivato ha giocato subito per le assenze dietro. Poi sono passati i mesi ed il ragazzo mancava un po' di lavoro in alcune conoscenze del nostro programma. Ma comunque le sue partite le ha fatte. Sta facendo il percorso suo. Ma non solo lui, la difesa per intero ha fatto errori e sbagli, non me li aspettavo nemmeno io. Non credevo si potessero commettere certi errori, figli di una non continuità di lavoro" Castrovilli? "Non solo Gaetano, Amrabat e Pulgar, Kouame sono cresciuti molto. Non avevano giocato molto per alcune problematiche. Gaetano ha avuto qualche problemino, stiamo cercando di risolverli partita dopo partita" Vedremo uno tra Barreca e Montiel? "Anche loro stanno lavorando bene e vedremo cosa la partita chiederà. In base a quello sceglieremo i migliori. Anche Eysseric non ha giocato tanto. Ogni partita ha il proprio sviluppo ed io conto su tutti, come Callejòn anche, ha pagato dazio anche lui. Mi è dispiaciuto, ma a prescindere la professionalità di questi ragazzi è stata esemplare"
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