Ospite di SkySport Cesare Prandelli ha analizzato la sconfitta interna contro il Benevento per 1-0: “In questo momento le emozioni che ho provato non contano. Sono deluso e amareggiato perché devo capire molte cose. C’è tanto, veramente tanto, da lavorare. Alla prima difficoltà la squadra diventa timida, timorosa e gioca singolarmente. Le emozioni sono forti, ma ora c’è più delusione”.

Il problema è la mancanza di fame? “Devo parlarne con loro. Forse ci sono aspettative troppo alte su alcuni giocatori. Pe reggerle devi avere personalità e iniziativa. Quello che mi preoccupa di più è la fragilità e ne parleremo già da domani. E’ un problema basilare, superiore ai moduli e ai numeri. Alla prima difficoltà la squadra si è persa tatticamente, tecnicamente e di personalità”.

Come risolvere questo problema? “Questa è una squadra che deve diventare un gruppo, trovando una risposta univoca a tutte le difficoltà. Giocare a calcio senza uno spirito di squadra è complicatissimo. Ci saranno discussioni aperte, sincere, perché questo è il nostro lavoro. E se ne sono resi conto anche i ragazzi”.

Quali sono le condizioni di Ribery e Bonaventura? “Jack pensavamo stesse bene poi nel riscaldamento abbiamo dovuto cambiare. Borja è da agosto che non fa una gara intera e non ha la condizione. Ribery ha avuto un problema al flessore chiedendo il cambio. La sua assenza è stata un’aggravante per la questione della paura”.

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PRADÈ: "Siamo distrutti psicologicamente ed emotivamente"

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