IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA
Si è aperta una crepa profonda tra Chiesa e la Fiorentina, stavolta non sarà facile rimarginarla. Anzi, a meno di clamorosi scenari le strade di Federico e della Viola si separeranno a giugno, se non prima. Mai come prima d'ora le parti sono state così distanti, il figlio d'Enrico vorrebbe buttarsi nel futuro il prima possibile, lo stesso futuro che sembrava ormai sicuro di dover incontrare nelle ultime due sessioni di mercato. Così non è andata, Chiesa è stato palleggiato come una pallina tra le due società, nessuna delle due ha avuto il coraggio di lasciarlo andare. Adesso la patata da bollente sta assumendo temperature vulcaniche, con la spaccatura che rischia di contagiare ulteriormente un ambiente già di per sé non troppo entusiasta. Il rapporto con Montella non è mai decollato, l'arrivo di Ribery non ha fatto altro che spostare i riflettori su Franck e Chiesa si è trovato completamente impossessato dalla parte di lui che lo spingeva lontano da Firenze. Chi crede che Federico sia stato combattuto tra la voglia di restare e quella di andare probabilmente ha ragione, l'amore per la città non è mai stato bugiardo. Ma adesso non sembra esserci via di ritorno, la Fiorentina dalla sua, non vorrebbe elemosinare professionismo da parte del suo gioiellino ma semmai cercare una tregua fine al termine della stagione che permetta di non scaldare l'ambiente. Ma ormai le strade sono destinate a separarsi, Chiesa con la testa viaggia in direzione ostinata e contraria a quella di Firenze.
Intanto c'è chi parla di ultimatum per Montella nella sfida di sabato contro il Lecce, in caso di tracollo è forte l'ombra di Gattuso sulla testa dell'Aeroplanino. Ma siamo sicuri che la colpa sia solo dell'attuale tecnico? Serve davvero un cambio? Il club si interroga, le risposte potrebbero arrivare da sabato.
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