Il sito quiantella.it fa il punto sulla situazione venutasi a creare in merito al nuovo cs della Fiorentina: I capigruppo consiliari di opposizione, Alberto Acanfora (Gruppo Misto-Forza Italia), Paola Frosali (Lega) e Sonia Redini (Per una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli), martedì della scorsa settimana hanno presentato un esposto al Prefetto, affinché valuti se vi sono stati comportamenti non legittimi sulla vicenda del nuovo centro sportivo della Fiorentina. “Mentre il Consiglio comunale deve ancora pronunciarsi sul futuro del Pian di Ripoli nell’ambito della revisione generale dei piani urbanistici – sottolineano i tre consiglieri – il sindaco in totale autonomia ha scelto di collocare il centro sportivo nell’area della piana, in terreni che sono a tutt’oggi ancora agricoli, prendendo accordi direttamente con il presidente della Fiorentina, al quale ha pubblicamente assicurato la fattibilità dell’intervento. Il Consiglio, quindi, è stato chiamato a pronunciarsi sul centro sportivo, e sul conseguente cambio di destinazione della maggior parte dei terreni, solo il 28 ottobre scorso, quando ormai i giochi erano fatti, ossia quando la Fiorentina aveva già comprato tutta l’area. A quel punto, il Consiglio comunale si è trovato, de facto, costretto ad uniformarsi alla scelta del Sindaco, visto che l’eventuale mancata approvazione del progetto avrebbe potuto mettere in difficoltà politicamente lui e tutta la sua giunta”. “L’esposto ci sembra un atto dovuto, anche a beneficio degli altri consiglieri, – affermano i rappresentati delle opposizioni – visto che il sindaco, con il suo comportamento, ha calpestato le competenze del Consiglio comunale, che ha la potestà pianificatoria: l’organo consiliare, infatti, è stato privato della possibilità di discutere liberamente e con la dovuta ponderazione su una previsione, che incide fortemente sulle future politiche per il nostro territorio comunale e che avrebbe dovuto essere oggetto di approfondita valutazione, discussione e deliberazione nell’ambito della revisione generale dei piani urbanistici, prima ancora che soggetti privati intervenissero”. “Per questa ragione – concludono i consiglieri – ci siamo rivolti al Prefetto affinché, nell’ambito dei suoi poteri di controllo sugli enti locali, valuti il comportamento del sindaco, che noi riteniamo abbia esorbitato dalle sue competenze, in modo illegittimo e non corretto”.
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