MILENKOVIC: “La forza di questa Fiorentina è il gruppo. Firenze ormai è una seconda casa, e che carica quando i tifosi cantano “Bombe nell’aria”…”
Nikola Milenkovic, difensore serbo della Fiorentina fresco di rinnovo quest’estate fino al 2023, a parlato e canale ufficiale del club. Ecco le sue parole:
Sugli inizi: “Già da piccolo giocavo come difensore centrale. Non potendo sapere che sarei diventato un giocatore professionista, la strada principale portava allo studio. Quando ho fatto l’esordio per il Partizan, squadra per cui ho sempre tifato, è stata un’emozione fortissima. Il gol nel match di addio contro la Stella Rossa che ci ha fatto vincere la coppa è stato quanto di meglio potessi chiedere. Mia mamma non lo vide neanche perché si era sentita male e lo ha saputo dopo. Ringrazio lei e la mia famiglia per quello che hanno fatto per me. Senza di loro non sarei arrivato qui. Mia mamma mi scrive sempre dopo le partite ancora oggi. Un altro punto di riferimento della mia vita e della mia carriera è mia sorella. È stata lei che mi ha portato a giocare a calcio, avendo iniziato anche prima di me. Era molto brava a giocare. Nessuno della famiglia sapeva che io e lei giocavamo a calcio”.
Sull’arrivo a Firenze: “È stato per me un grande passo. Qui il calcio è ad un altro livello. Il mio motto è dedicare tutto il mio tempo in campo e fuori al calcio. Ho lavorato molto per arrivare a fare il mio esordio con questa maglia. Allora in panchina c’era mister Pioli. Mi ero allenato molto per quel momento ma se devo essere sincero quando è capitato di esordire non me lo aspettavo. Primo gol? È stata un emozione pazzesca”.
Sul paragone fatto Stankovic con Vidic: “Devo prima di tutto ringraziarlo per le parole. Per me però Vidic è stato un fuoriclasse. È difficile paragonarmi a lui, ho da fare ancora molta strada e vorrei fare la mia di strada pensando a me stesso. Ancora oggi cerco di rubargli qualcosa dai video che vedo di quando giocava”.
Sul legame con la Serbia: “Ovviamente mi manca il mio paese. Però anche qui a Firenze orami è il quinto anno e mi trovo molto bene. È una seconda casa. Mi piace molto visitare la città e scoprire la sua storia. È una questione di rispetto per il luogo in cui vivo. Anche mia mamma è amante della storia”.
Sul Fantacalcio: “Mi scrivono in tanti, qui è una malattia”.
Sulla Fiorentina di Italiano: “Sia io che i miei compagni ci divertiamo molto. Il mister ha portato la sua idea e si vede che giochiamo un calcio diverso dagli anni precedenti. Stiamo andando bene e speriamo di continuare così. In allenamento urla sempre e mette tanta emozione in quello che fa. Si vede. Siamo un grande gruppo, questa è una delle nostre più grandi armi. I compagni serbi in viola? Siamo contenti di essere tutti qui. Con Dusan ci consociamo da tanto tempo, sin dal Partizan. Siamo molto amici”.
Sul ritorno allo Stadio dei tifosi: “Ci stanno dando una grande mano. Ci spingono molto quando giochiamo. Il coro bombe nell’aria mi piace molto, mi da tantissima carica“.