Gazzetta: "Per Bove si apre la pista verso l'estero.."
Il quotidiano riporta gli ultimi aggiornamenti relativi alle condizioni di Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina
Il quotidiano riporta gli ultimi aggiornamenti relativi alle condizioni di Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina.
Di seguito quanto scritto all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport:
Le condizioni di Edoardo Bove e il suo futuro
Edoardo Bove è sempre nel reparto di terapia sub-intensiva dell’ospedale di Careggi a Firenze. Da lunedì è sveglio e cosciente ma ancora sono necessari ulteriori accertamenti per capire le cause del suo malore. La possibilità per il centrocampista romano di vestirsi di nuovo di viola si fa sempre più flebile. Se infatti per stabilire in maniera più precisa le cause anche a lungo periodo dell’aritmia che ha colpito l’ex Roma domenica in campo ci vorranno esami e settimane, più semplice è invece il discorso per quanto riguarda la decisione dello stesso giocatore circa l’impianto di un defibrillatore di protezione sottocutaneo.
Proprio questa è la soluzione più probabile, tanto che ogni giorno potrebbe essere quello buono per l’intervento. È una piccola operazione salvavita ormai di routine in ogni reparto di Cardiologia. Il defibrillatore sottocutaneo mette al riparo il paziente da ricadute attivandosi nell’emergenza ristabilizzando un ritmo regolare. Dopo questo tipo di intervento Bove potrà tornare a giocare ad alti livelli, ma non in Italia. Qui la legge impedisce la pratica con defibrillatore sottocutaneo.
Si pensa al pieno recupero mentale
A Careggi Bove è circondato dall’amore dei parenti, dai genitori alla fidanzata, e dei compagni di squadra che sono passati ogni giorno a trovarlo. Ieri prima di recarsi al Viola Park ha fatto visita all’ex Roma Danilo Cataldi che, dopo la sfida con l’Empoli, aveva evidentemente un groppo alla gola parlando del compagno in ospedale. Per Bove è importante il pieno recupero anche mentale e, soprattutto, l’accettazione dell’impianto del defibrillatore sottocutaneo. Una storia che via via sovrapponendosi a quella di Eriksen che nel 2021, dopo un malore in campo, ha potuto, grazie al defibrillatore sottocutaneo, ricostruirsi una carriera ma lontano dall’Italia.