Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, ha parlato a Radio Deejay alla trasmissione “Deejay Football Club” condotta da Fabio Caressa e Ivan Zazzaroni, ecco le sue parole… Su Ribery: “Non è stata un’operazione di marketing, ci deve dare esperienza e capacità di vittoria. Vediamo se quello sui giovani è un percorso vincente, ci vogliamo provare. Ribery è stato un concetto partito subito, lo abbiamo chiuso due mesi dopo perché aveva tante offerte. Franck è un personaggio incredibile, dà tutto fuori e dentro il campo. Siamo felici di Franck”. Sui giovani: “Ne abbiamo di interessanti. Pedro? Abbiamo tre punte: una un vecchio pirata che è Boateng, un finto nove, e poi due su cui vogliamo puntare, un 2000 e un 1998 (Vlahovic e Pedro, ndr), possono diventare bomber da venti gol, ci vuole tempo. Nell’immediato può mancare qualcosa, è vero, ma è quello che deve fare una squadra che è in costruzione, siamo un laboratorio”. Su Montella: “E’ un anno di costruzione perché ci sono 18 nuovi giocatori. Difenderò fino alla morte l’operato del nostro allenatore, ha fatto il primo allenamento vero il 3 settembre, il primo allenamento con la rosa al completo poco prima della gara contro la Juventus. Certo ora bisogna fare risultati è vero, ma dipende anche dal calendario, con Napoli hai fatto un’ottima prestazione pur perdendo e Juve, un po’ meno col Genoa ma alla fine se vai a vedere potevi pareggiare. Pedro come Casagrande? Sono diversi anche se spero segni quanto lui. E’ forte in area di rigore e dal punto di vista tecnico, meno forte dal punto di vista fisico. E’ molto forte dentro l’area, è un ragazzo molto serio. E’ arrivato in ritardo di condizione fisica, ci vuole tempo per rimetterlo a posto”. Su Chiesa: “E’ un ragazzo meraviglioso, ha un’educazione esemplare, quando farà gol finirà tutto. Ognuno ha il proprio carattere”.
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