BARONE, "Siamo pronti, la Lega Serie A è unita per ricominciare"
Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha parlato a TMW Radio:
Sto bene. Stiamo organizzando da tempo le varie attività, non ci siamo mai fermati. Siamo sempre in contatto con Rocco. Mi sento sempre con Beppe (Iachini, ndr), il suo staff è in contatto contenuto con la squadra. Lo staff medico ha predisposto le misure contenute nel protocollo per l’eventuale ripresa. Il centro sportivo e gli uffici sono stati sanificati. Con Daniele (Pradè, ndr) mi sento spesso durante la giornata per farci trovare pronti su vari aspetti, come il mercato. Per quanto riguarda il calendario, siamo in attesa della Lega, vediamo se ci dirà se potremo o no tornare a giocare. Nella riunione di ieri non si è parlato di dove si potrebbe giocare. Noi siamo pronti. Siamo fiduciosi di poter tornare a giocare, ovviamente la salute è la priorità. Vedo una Lega Serie A molto unita.
Modifiche nella Lega? La Fiorentina vorrebbe che ci sia un commissioner come negli Stati Uniti.
Scadenza dei contratti? La scadenza di giugno è uno dei casi delicati dell’eventuale ripartenza. La soluzione deve essere unica per il sistema calcio, non solo per la Fiorentina. Sto provando a dare il mio contributo. Ho trovato persone preparate nella Lega e in Figc. Il sistema calcio deve avere maggiore autonomia quando si tratta di prendere delle decisioni. Se continueremo su questa linea, prenderemo decisioni valide per tutte il calcio. Ripeto che è ho visto una Lega molto unita.
Che riforme servono in Italia?
Questa emergenza ci ha fatto capire la classifica delle priorità: prima la salute, poi il lavoro. Il calcio dovrà rivedere tante cose. Nel 2018-19 la Fiorentina ha avuto un fatturato di 93 milioni di euro. L’Everton, per non citare le squadre più blasonate, ha fatturato di 213 milioni. Senza stadi di proprietà, e non mi riferisco solo alla Fiorentina, il calcio italiano non può competere con gli altri. Devono esserci percorsi più accessibili.
Diritti tv?
La Serie A sta facendo un lavoro incredibile, cercando di mettere tutti d’accordo. Il calcio italiano deve recuperare il terreno perso, dobbiamo trovare soluzioni per far tornare il prodotto Serie A tra quelli più interessanti e richiesti. Siamo indietro, ma possiamo recuperare il distacco. Sono positivo, ho già espresso il poter dare il mio aiuto ai gruppi di lavoro. Non dobbiamo metterci in condizione di far scappare gli investitori stranieri. Al di là dei diritti tv, il futuro del calcio italiano passa per le infrastrutture.
Stipendi?
Ogni giorno parlo con Pezzella e Badelj abbiamo conversazioni molto positive. Dobbiamo trovare ovviamente un accordo bipartisan, ci vorrà un pochino di tempo ma discutiamo in maniera costruttiva e sono fiducioso che ci arriveremo al più presto.
Un bilancio di questo primo anno?
Quando sono stato al calciomercato mi sono divertito tantissimo, sto trovando colleghi molto in gamba per il sistema. Questo mondo è molto seguito sui media, dai social, ci danno tanta attenzione. Negli USA non c’è questo seguito sul calcio. Il lato negativo è la burocrazia, ribadisco sempre la situazione dello stadio: noi saremmo andati per esempio a fare un’asta contro noi stessi.
Movimento femminile?
Al 100% daremo attenzione. Noi dobbiamo fare anche il nostro in Lega, ma stiamo progettando un centro sportivo unico per uomini e donne, penso l’unico in tutta Europa. Noi stiamo facendo la nostra parte, ovviamente ci sono difficoltà e mi auguro che i colleghi del sistema possano metterci la stessa attenzione”.
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