Mareggini: "Con l'Atalanta serve più impegno. Batistuta..."
L'ex giocatore ha analizzato l'andamento della squadra gigliata in vista della partita di domenica

L'ex portiere della Fiorentina, Gianmatteo Mareggini, ha detto la sua sulla Viola in vista della partita con l'Atalanta.
Verso la sfida con la Dea
Rivedere Bati fa sempre un certo effetto. Riavvolgere il nastro, ti fa venire i brividi. Mi ha fatto vedere le caviglie, ha le protesi. Non riusciva a fare praticamente nulla. Durante il Pepito-Day si è comunque visto come, quando ha il pallone tra i piedi, le cose non sono così tanto cambiate. La Fiorentina deve mettere in campo le stesse caratteristiche dell'Atalanta. Serve qualcosa in più a livello motivazionale. In porta i bergamaschi hanno un grande portiere, Carnesecchi, che ho avuto anche l'opportunità di allenare. Classifica? Mancano solo nove partite, ma le prossime tre ci diranno molto. Bisogna mettere in fila tanti risultati positivi. La Fiorentina non può più permettersi di sbagliare le partite contro le squadre piccole. Non facciamoci ingannare dalla vittoria contro la Juventus (completamente allo sbando), al di là della bellissima prestazione.

L'obiettivo dei gigliati
Il giornalista, grande tifoso della Fiorentina, Ubaldo Scanagatta, è intervenuto a Radio Bruno per dire la sua:
Mi auguro che i giocatori siano molto carichi, perché quando ci si ferma non si sa mai. Sono molto spaventato dalle soste. Io avrei preferito giocare subito Fiorentina-Atalanta. Battere l'Atalanta? Significherebbe dare continuità alla squadra, ma anche raggiungere più facilmente i 24 punti nelle ultime 8. I progetti devono essere ambiziosi, sennò non hanno senso. Firmare per 3 punti su 6 con Atlanta e Milan? Firmo, ma non vorrei. Formazione di domenica? Cataldi non mi è mai sembrato in grado di fare 90 minuti. Lo vedo più uomo d'ordine, Adli più creativo. Mi diverto di più nel vedere il francese. Kean e De Gea? Batistuta ha detto la scorsa settimana: "La Fiorentina dovrebbe smettere di essere un porto di mare". Una squadra dove i giocatori arrivano, giocano bene e poi se ne vanno.