L'Uefa non ha gradito assolutamente la decisione della federcalcio belga di assegnare il titolo al Bruges e chiudere qui il campionato, bloccato come tutti gli altri per la pandemia di coronavirus. Il presidente Aleksander Ceferin lo dice chiaramente in un'intervista rilasciata all'emittente tedesca Zdf. Al momento dello stop, nella Jupiler League erano state disputate 29 partite sulle 30 previste nella stagione regolare giocate: gli spareggi del round finale e i playoff erano ancora da disputare. "Non credo che questa sia la decisione giusta. La solidarietà non è una strada a senso unico. Non puoi chiedere aiuto e decidere da solo cosa ti sia più comodo". Ieri sera l'Uefa, l'associazione dei club Eca e le leghe europee hanno inviato una lettera ai loro membri raccomandando di non cancellare i campionati nazionali: "I belgi e le federazioni che potrebbero considerare di fare lo stesso stanno rischiando la partecipazione alla competizione europea del prossimo anno". La maggior parte dei campionati europei è sospesa almeno fino alla fine di aprile, con la prospettiva di completare la stagione in estate. Per questo motivo la Uefa ha rinviato Euro 2020 al prossimo anno. Anche la Champions League e l'Europa League sono bloccate e Ceferin conferma che potrebbero concludersi a porte chiuse e dopo la fine della stagione tradizionale, il 30 giugno, ma non in autunno. "Il calcio non è la stessa cosa senza tifosi, ma è sicuramente meglio giocare a calcio senza fan e riaverlo in televisione, piuttosto che niente. Questo è ciò che la gente vuole, un po' di energia positiva a casa. Probabilmente accadrà a luglio o agosto, non possiamo giocare a settembre o ottobre".
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