Un primo bilancio del mercato di riparazione dopo gli arrivi dell'attaccante Kokorin e del terzino destro Malcuit.

Arabesco, non lineare, disorganico, a tratti rococò, spesso elicoidale. È il mercato di riparazione firmato Daniele Pradè, chiamato, per la seconda volta, a riparare alle perduranti lacune della squadra viola, impegnata di nuovo nella lotta salvezza. L'attuale direttore sportivo, assediato dalle polemiche, si gioca molto in questo mercato di riparazione, come si giocava molto un anno fa, quando poi, anche grazie ai colpi di gennaio, ottenne la riconferma. Allora, nel mercato dell'ante-Covid19, arrivarono Amrabat, Cutrone, Duncan, Kouamé. Adesso, mentre Vlahovic sta trovando la tanto attesa continuità realizzativa (sette reti, una in più di tutto l'anno scorso), dopo gli esperimenti fallimentari di Boateng (insignito del 10) e Pedro (insignito del 9), dopo la bocciatura sommaria di Cutrone (comunque utile alla salvezza), oggi è la volta di Aleksandr Kokorin, centravanti russo quasi trentenne a digiuno di calcio europeo. Il Kokorino accompagnato dalla Kokorina (per la gioia degli occhi dei tifosi tutti) e con prole al seguito hanno messo piede a Firenze ieri. Quello di Kokorin era un prospetto di sicuro interesse, almeno fino al 2016. Il grave infortunio al ginocchio e diversi guai extra campo ne hanno compromesso la piena fioritura. A Firenze l'occasione del riscatto. Ma su di lui ci sono molte incognite, a cominciare dalla forma fisica per arrivare all'adattamento che – vedasi la mystery box Pedro – non è mai scontato. Dopo Koko c'è Malcuit, anch'egli reduce da un momento non eccellente anzi. La fascia destra – fu detto – era in buone mani. Il lungo, lento peregrinare da Ufo in poi aveva portato all'acquisto di Pol Lirola, sparacchiato senza lagrime in prestito al Marsiglia. Senza Pol Prandelli si è dovuto scervellare con il Caceres a tutta fascia. I risultati sono presto detti. Malcuit se non altro dovrebbe, grazie principalmente al lavoro di Ancellotti, garantire più sicurezza in fase difensiva. Ma anche in questo caso non ci sono certezze. Malcuit e Koko, storie diverse, entrambi reduci da infortuni pesanti e con le carriere in caduta libera. Per adesso questo passa il convento (il giudice ultimo è sempre il campo) ma, chissà, come un anno fa...il calciomercato di riparazione del resto non è mai una linea retta ma...elicoidale.
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