La FIGC e Gravina uniti nel ricordo di Barone: "Il Viola Park il suo lascito più bello"
La Federcalcio e Gabriele Gravina si stringono attorno alla Fiorentina
Dopo le tante società e personalità che in queste ore stanno lasciando un messaggio in ricordo di Joe Barone, ecco la nota ufficiale della FIGC a cui si aggiunge anche un piccolo messaggio da parte di Gabriele Gravina. Questa la nota della FIGC sulla scomparsa di Barone.
Barone, il messaggio della FIGC: ci sarà un minuto di raccoglimento
La FIGC e il presidente federale Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari e dell’ACF Fiorentina per la scomparsa di Joe Barone. Il direttore generale del club viola è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato domenica in seguito al malore accusato a poche ore dall’inizio del match di campionato con l’Atalanta, rinviato a data da destinarsi. Barone, che domani avrebbe compiuto 58 anni, aveva affiancato in questi anni il presidente della Fiorentina Rocco Commisso nella gestione della società, mostrando grande attenzione anche all'attività della squadra femminile viola. Lo scorso febbraio aveva accolto al ‘Viola Park’ le calciatrici della Nazionale Femminile in occasione dell’amichevole con l’Irlanda, disputata presso il nuovo quartier generale del club. In sua memoria è stato disposto un minuto di raccoglimento, che sarà osservato prima dell’inizio delle gare delle competizioni organizzate dalle Leghe professionistiche e dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica, in programma dalla giornata odierna e fino alla prossima rispettiva giornata di campionato.
Gabriele Gravina esprime il proprio dolore per la morte di Barone
Perdo un amico e il calcio italiano perde un dirigente competente e appassionato, un uomo schietto e onesto che si è fatto apprezzare anche e soprattutto per i suoi valori morali. Il suo lascito più bello è la realizzazione dello splendido ‘Viola Park’, che ha seguito in prima persona nei minimi dettagli, un centro sportivo all’avanguardia che rappresenta un vanto per la Fiorentina e per tutto il nostro calcio dove, qualche settimana fa, si è disputata per la prima volta la partita di una nazionale. Non scorderò mai la sua sincera commozione quando gli abbiamo consegnato una maglia dell’Italia, il Paese che amava profondamente.