Multe fino a 25mila euro e “rischio reclusione”. È quanto rischiano gli utenti italiani che si erano abbonati alla piattaforma di streaming pirata Xtream Codes, sequestrata dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli. Al momento dello “spegnimento” vi erano 700mila utenti collegati, e un potenziale di 5 milioni di utenti totali, che con un abbonamento da 12 euro al mese riuscivano a guardare i programmi trasmesso dalla principali pay tv e dalla piattaforme a pagamento. L’indagine, svolta in collaborazione con Eurojust, è a carico di 25 soggetti, tra cui due greci, ideatori della piattaforma. La base dell’organizzazione in Italia era Napoli, con collegamenti a Roma, Taranto, Avellino, Caserta, Cosenza, Messina, Vicenza, Bari, Palermo.
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