Caso ultras: ecco tutti gli aggiornamenti sulle indagini
Prosegue il lavoro della giustizia per far luce su quanto avvenuto
La Procura di Milano dovrebbe presto inoltrare alla Procura federale della FIGC dei documenti relativi all'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, inchiesta che, fino a questo momento, ha portato a 19 arresti.
Gli aggiornamenti sull'indagine
ll portale CalcioeFinanza.it ha riportato la notizia per cui Giuseppe Chinè, procuratore federale della FIGC, aveva chiesto già nei giorni scorsi, agli inquirenti milanesi, alcuni atti di indagine. Per tale ragione, la settimana prossima, la Procura provvederà alla consegna di questi documenti utili per la giustizia sportiva. Intanto nell'inchiesta verranno ascoltati Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, Javier Zanetti, vicepresidente, e Davide Calabria, capitano del Milan. Gli sportivi dovrebbero essere ascoltati già a partire dalla giornata di domani. Saranno inoltre ascoltati altri due testimoni: Hakan Calhanoglu, centrocampista dell'Inter, e Milan Skriniar, difensore del PSG.
ll caso ultras
Francesco Paulo Sisto, vice presidente della Giustizia, dopo la presentazione della seconda edizione del Codice di Giustizia Sportiva FIGC, ha parlato, ai media presenti, del fenomeno ultras:
Premesso che a luglio dobbiamo andare in ferie e servirebbe una risposta lunga, sintetizzo. Le regole ci sono, poi c'è anche il buonsenso, un profilo etico, oltre che quello giuridico. Se qualche volta prima del diritto ci fosse l'etica, questo non sarebbe male. Il fenomeno degli ultras è delicato, che affonda le sue radici in manifestazioni che spesso non sono proprio da educandi e quindi alle società va il compito che il pubblico sia educato ed eviti delle tracimazioni che non fanno certo onore né alla squadra, né allo sport. Ripeto però, le regole ci sono, nel codice penale e nel codice civile e anche nei regolamenti sportivi, rispettarle credo che sia un dovere da parte di tutti noi. Ci sono molte riforme al vaglio, non credo ci sia una ricetta specifica. Il tema delle riforme è in mano a chi deva necessariamente realizzarle. Non credo esista una ricetta salvifica, la costruzione di uno sport più etico, soprattutto in certi luoghi, è lungo ed esige un gioco di squadra da parte di tutte le società. Probabilmente questa può essere una soluzione, una sorta di comitato etico che possa consentire all'interno delle proprie tifoserie un processo di rieducazione o di educazione.