ll Franchi si candida per Euro 2032. È tra le prime cinque
Firenze supera Bologna. Nardella spinge affinché lo stadio possa ospitare gli eventi dell'Europeo
Dopo il sopralluogo di ieri al Franchi, emerge tutta la fiducia del sindaco di Firenze, Dario Nardella per la realizzazione dei lavori entro il 2026. Come riporta La Nazione, l'intraprendenza del primo cittadino ha sostenuto e spinto il Franchi nella corsa a Euro2032.
ll Franchi tra le prime 5
Lo stadio fiorentino è infatti in pole position per ospitare le gare dell'Europeo che l'Italia organizzerà insieme alla Turchia. Accanto al Franchi troviamo gli stadi di Roma, Milano e Torino. Firenze segna così un vantaggio su Bologna, principale avversaria, e potrebbe rientrare nella top 5 degli stadi scelti dalla FIGC.
Ecco le parole di Nardella in merito al progetto:
"Siamo molto contenti perché le cose stanno andando come volevamo fare. I lavori di demolizione dureranno per tutto il mese di marzo e faranno parte della prima parte di un percorso che poi porterà ai lavori in Curva Fiesole che inizieranno il prossimo campionato. Siamo entrati nel progetto di trasformazione del Franchi e siamo contenti che la FIGC ci abbia fatto capire che Firenze è in pole position per gli Europei del 2032 perché il nostro progetto è molto avanti rispetto agli altri. Inoltre siamo soddisfatti del fatto di far giocare la Fiorentina qui in contemporanea ai lavori. Il progetto finale sarà davvero bello, avremo uno stadio all'avanguardia come richiesto nella lettera di questa mattina anche dal presidente Commisso. Una lettera di grande passione che guarda sempre con attenzione a Firenze e alla Fiorentina, come noi. Vogliamo consegnare uno stadio all'altezza delle ambizioni della società.
Le parole di Gravina
Due giorni fa Nardella si era inoltre recato a Roma dove ha incontrato il presidente della FIGC, che ha dichiarato:
“Il progetto del nuovo Franchi rappresenta un bellissimo esempio di moderna architettura civile. Ho apprezzato soprattutto l’attenzione a minimizzare l’impatto visivo e alla predisposizione green, con la superficie del tetto completamente ricoperta da pannelli solari e la predisposizione per la raccolta dell’acqua piovana. Mi auguro che quest’esempio possa fungere da stimolo per altre realtà territoriali italiane”