Piccioli sul Franchi: "Siamo preoccupati per la situazione"
L'esponente di FD lamenta la mancanza di dialogo tra la Fiorentina e il governo
ll consigliere di FD, Massimiliano Piccioli, è intervenuto in merito alla questione Franchi.
Queste le sue parole:
"La strada di giocare al Franchi era quella da sempre auspicata e indicata da Firenze Democratica, perché era quella fin dall’inizio prevista nel concorso e che arrecava minor disagi a tutti, e il ritardo con cui siamo arrivati a questa solo parziale soluzione non è stato proficuo per nessuno. Siamo comunque lo stesso preoccupati per la mancanza di dialogo con Fiorentina e Governo, ed anche per la mancanza di certezze sui fondi che servono per Padovani e Franchi, ma anche sui fondi esistenti. Se il Padovani deve infatti essere pronto tra un anno, occorre capire come e chi potrà versare quelle risorse; così come è importante capire chi potrà mettere le risorse che mancano per completare il progetto di restyling, che ad oggi è finanziato solo in parte. Su entrambe queste domande, la Giunta anche oggi non ha saputo darci risposte. Anche sui 150 milioni di finanziamento dal piano nazionale complementare, abbiamo voluto chiedere certezze a sindaco e giunta perché, sebbene siano parte del PNC, volevamo essere certi che non vi fosse poi il pericolo di una contestazione da parte della commissione europea rispetto al tema che si tratterebbe in realtà di aiuti di stato; così come abbiamo chiesto se fossero stati fatti rilievi dal governo o dalla commissione sul fatto che non vengono più finanziate opere come il fotovoltaico sulla copertura, che rendevano il progetto in linea con gli obiettivi europei sulla sostenibilità.
Anche su questo fronte, la risposta dell’assessore è stata di nuovo una risposta tecnica e fumosa. Per restare in gergo calcistico, quello che mi auguro è che l’amministrazione non stia usando la tattica della palla lunga e pedalare per scavallare la campagna elettorale, senza però risolvere davvero la questione stadio. Ci auguriamo che non sia così perché a rimetterci sarebbero poi i cittadini, i tifosi e la Fiorentina”.