Su La Nazione l'intervista in esclusiva a Gabriel Omar Batistuta. Ecco le dichiarazioni dell'ex bomber della Fiorentina:

Firenze? Al piazzale Michelangelo, ma la do in affitto, e mi dispiace perché l’ho fatta per me e la mia famiglia. Volevo starci ma non ne ho mai avuto la possibilità. Pensi che non ci ho mai dormito. Restyling Franchi? Mi sembra bello. Forse non è quello che ci si aspettava, all’epoca si pensava a una modifica importante come a una sorta di nuovo Bernabeu. Si è deciso di scegliere diversamente, mi piace lo stesso. La mia costanza e la mia disciplina? Perché avevo un obiettivo. Quando hai una meta, bella, chiara, importante diventa tutto più facile: sei costante e non molli mai. È come quando vai in palestra, all’inizio ti sembra durissima. Rimpianti? Ce ne sono duecento. So che ho sbagliato tante volte ma nessun errore è stato poi così determinante. Io dirigente della viola? È un sogno, tutto qui, non cerco un lavoro. Penso che potrei aiutare la Fiorentina a crescere, trasmettere la mia esperienza ai giovani, non ho detto che dovrebbero prendere Batistuta o che senza me non saprebbero come fare. E’ stato detto che lo faccio per interesse… Ovvio, rispondo, il primo interessato sono io, il sogno è mio. Ma appena ho parlato si è scatenato il giochino della cattiveria".

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