Lunga intervista di Patrick Cutrone sul Corriere dello Sport
La gara a cui è più legato: «Sicuramente quella del debutto in Serie, era un Milan-Bologna, 21 maggio 2017. Poi penso a due momenti, tinti di viola: i primi minuti giocati, con la Spal, ed il primo gol, anche se è arrivato in Coppa Italia, con l’Atalanta, all’ottavo di finale. Io realizzai l’1-0 alla prima da titolare giocata con la maglia della Fiorentina, poi Lirola fece il resto, guadagnando così la qualificazione ai quarti». Sulla Roma: «La Roma ha obiettivi importanti, davanti, ma noi non vogliamo smettere di muovere la classifica. Lo abbiamo dimostrato anche con l’Inter. Ci aspetta una bella partita. Dovremo restare concentrati per 95 minuti e, soprattutto, essere spietati sottoporta quando ne avremo l’occasione». Sulla salvezza: «Siamo sempre stati consapevoli di essere una squadra migliore rispetto alla fotografia scattata dai numeri. La classifica non rispecchia i nostri valori, ora vogliamo dimostrarlo». Su Kalinic e Dzeko. «E’ una specie di regista offensivo, è lesto nel trovare gli spazi e abile a far giocare in avanti e bene tutta la squadra. Dzeko? E’ una delle colonne della Roma. Ha sempre segnato tanto, in qualunque club. Non ha solo l’istinto per il gol, ma anche la grande abilità di costruire i presupposti per mandare in rete i compagni». Sulla ricetta per essere decisivo:«Io conosco solo la strada del lavoro a prescindere, cercando sempre di farsi trovare pronti. Ed è quello che faccio sempre». Sul tornare dopo il covid: «E’ stata come una liberazione. Non è stato facile stare fermi per così tanto tempo, con tutte le incognite del caso. Sono felice di poter dare il mio contributo alla squadra».   Sul voler restare a Firenze: «Credo nella società, nei disegni della proprietà. La città è straordinaria, i tifosi pure di più. Credo che Firenze sia il mio posto perfetto». Sulla sfida della doppia cifra: «Sono prontissimo. Sono molto legato alla Fiorentina e voglio ripagare la fiducia che hanno riposto in me. Orgoglio e gratitudine. Al di là dei gol, è nelle difficoltà che un attaccante deve rimanere concentrato, sfruttando le opportunità, anche fossero poche, per fare risultato fino all’ultimo».
Sull'Europeo:«Sicuramente (il rinvio favorisce ndr.). Prima però devo pensare a fare bene con la Fiorentina. Se realizzerò i miei sogni in viola anche l’azzurro sarà più vicino».   Sul sogno viola: «Ne ho tanti, da raggiungere. E con questa maglia. Farò di tutto per realizzarli, per svelarli uno ad uno».
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