Abodi: "Stadio Franchi? I soldi non sono un problema. Sulla fine dei lavori..."
Il commento del ministro dello Sport sul delicato tema dell'impianto fiorentino
Intervenuto a margine del Festival dell'Economia Civile tenutosi a Campi Bisenzio, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha risposto ad alcune domande sulla spinosa questione Stadio Franchi e al rallentamento dei lavori di restauro per alcune problematiche di carattere burocratico:
Andrea Abodi si esprime sulla situazione allo stadio Franchi
Ho imparato nel tempo che per le cose buone fatte in un certo modo i soldi non sono un impedimento. L'auspicio e la convinzione sono proprio questi, che non siano i soldi a fermare questo progetto. Noto un riavvicinamento nei rapporti diplomatici con la Fiorentina, e quando la situazione è questa le soluzioni si trovano sempre. Il Governo farà certamente la sua parte, lo abbiamo già ripetuto. Firenze fa parte del progetto complessivo che punta con forza a Euro 2032: il Comune e la Fiorentina sono due interlocutori che abbiamo già sentito in un discorso condiviso: da ambo le parti sanno quali sono gli strumenti economici che possiamo mettere a disposizione. Solamente armonia porta soluzioni […] La fine dei lavori? Dipende dall'accordo che si stipulerà. Noi abbiamo, per quanto riguarda Euro 2032, due punti fermi: per la scelta degli stadi c'è la data di ottobre del 2026, in cui dovranno essere aperti ufficialmente i cantieri entro aprile del 2027. Chi rimane indietro, non rientrerà tra gli impianti per l'Europeo.
Il Ministro si esprime anche sul Padovani
Qua invece c'è un sistema di licenze internazionale che prevede dei parametri per iscriversi al campionato. L'area dello stadio Padovani parrebbe non avere le caratteristiche per ospitare un match di calcio, o almeno così valuta la Lega Serie A. Io faccio il tifo per le soluzioni: se si trova un diversivo perché si riesca a giocare lì, non ci sono impedimenti particolari.