L'attaccante della Fiorentina e gioiello della nazionale serba Dusan Vlahovic racconta la sua stagione strepitosa ai microfoni della rivista sportiva del suo paese d'origine MozzartSport lanciando poi uno sguardo sul suo futuro personale e della viola: "Quando ho raggiunto la soglia dei dieci gol in Serie A quest'anno, l'obiettivo delle reti stagionali è cambiato. Inizialmente l'obiettivo non era 20 reti. Non sono riuscito a superare Lukaku ma mi ritengo soddisfatto dei miei 21 gol. La svolta nella mia carriera è avvenuta grazie a mister Prandelli. Una volta tornato dalla nazionale serba mi ha detto di stare tranquillo, e che avrei avuto la mia chance. Prandelli? Senza di lui niente di tutto ciò sarebbe successo. Per me la figura di riferimento alla Fiorentina è stato Milenkovic, che in quel momento aveva già la maglia da titolare. Per circa un anno mi ha portato agli allenamenti e anche riportato a casa; è stato davvero sempre molto disponibile nei miei confronti. Anche la mia famiglia mi è stata molto vicina. Il mio rapporto con Iachini, grande uomo, è stato perfetto. Un calciatore ha bisogno di continuità e fiducia. Su Gattuso? È innanzitutto un campione del mondo e io non vedo l'ora di conoscerlo. È un ottimo motivatore."
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