ESCLUSIVA F1, Cosimo Guccione: "Dallo sport segnale di responsabilità. Il Coronavirus può colpire tutti: ecco perché dobbiamo restare in casa"
Cosimo Guccione, Assessore allo Sport del Comune di Firenze, è intervenuto ai microfoni di FiorentinaUno per fare il punto sull'emergenza Coronavirus e sulle ricadute sul mondo dello sport.
Come giudichi la risposta dei fiorentini all'emergenza? "Penso dipenda molto dalle zone. Il centro storico è completamente vuoto vista anche la mancanza dei turisti. Tanti mi scrivono però che in altre zone della città ci sono molti cittadini che escono e che si ritrovano in gruppo. Dobbiamo cercare quanto più possibile di restare in casa. La chiusura dei parchi è stata necessaria perché ancora non tutti hanno capito bene l'importanza delle misure. Questa è la settimana decisiva. I nostri medici e i nostri infermieri stanno facendo un lavoro incredibile, a noi è chiesto solo di restare in casa: è un sacrificio che possiamo fare".
Veniamo allo sport. Le società sportive? "Il mondo dello sport si è dimostrato molto responsabile e serio e ha deciso di dare fin da subito il buon esempio. Tante società sportive hanno trovato nuovi modi per coinvolgere i loro iscritti grazie ai videocorsi online. Altre hanno lanciato alcuni contest per attivare e premiare i ragazzi. Il mondo sportivo è avanti, abbiamo un bel tessuto umano".
Il Coronavirus colpisce tutti. Anche i giocatori di Serie A. "Nessuno è esente: tutti possono essere contagiati e trasmettere il contagio. I giocatori della Fiorentina come quelli di altre società sono giovani, sono seguiti da specialisti, hanno fisici forti ma sono stati ugualmente colpiti. Il virus non colpisce solo gli anziani. Anche per questo dobbiamo attenerci alle regole".
Il mondo dello sport ne risentirà sicuramente. Cosa fare per attutire il colpo? "Sarà un colpo molto duro. Come per tutti i settori dell'economia, dall'industria fino ai professionisti. Terremo sempre alta l'attenzione per il tema sport che – certe volte non sembra – ma è una priorità perché crea comunità, aiuta le persone più deboli. È fondamentale che lo sport riparta. Ricordiamo che le società sportive non navigano nell'oro ma vivono della passione dei volontari, di chi dedica tempo per un risultato e per la crescita dei giovani. Come Comune faremo il possibile e chiederemo un intervento al governo. Il fondo straordinario per i collaboratori sportivi, i primi colpiti in busta paga, è già un passo in avanti. Dobbiamo renderci conto che un impatto sullo sport si traduce in una contrazione per le famiglie".
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