Foto ACF
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Sam Moioli, ex affiliato di Paulo Sousa ai tempi della Fiorentina nato a Bergamo, e quindi tifoso dell’Atalanta, ha parlato del suo passato in viola e non solo: “Ho trascorso 2 anni intensi e indelebili con la Fiorentina e forse è il progetto più importante per me. La prima parte fu una sorpresa, partimmo molto forte, il modello di calcio di quel momento a livello societario era inaspettato e forse non è stato abbastanza supportato”.

La carriera di Paulo Sosa?
“La carriera di un allenatore vive di alti e bassi, e se fossimo stati primi con un società come questa sarebbe andata diversamente. Poi contano anche i giocatori che hai a disposizione. Sousa è sempre stato molto attratto dai progetti. In Brasile Paulo si sta confrontando con una realtà particolare come il Flamengo, che ha un bacino di milioni di tifosi, sicuramente quest'esperienza lo completerà".

La partita di domani?
“Seguo sia la Fiorentina che l'Atalanta con grande passione. La Dea sta facendo fatica, mentre i viola mentalmente mi sembrano cresciuti. Tra le squadre che aspirano al quinto posto, la Fiorentina è quella messa meglio. Pradè ha fatto un gran bel lavoro, ha costruito una bella rosa aiutando la nuova società ad entrare nel mecanismo. Riguardo all’acquisto di Cabral, dal Basilea me ne hanno parlato davvero benissimo, è grande colpo”.

Hai sentito Ilicic?
“Sì, è un ragazzo di una sensibilità particolare, che è evidente a tutti i tifosi e appassionati di calcio. Deve pensare solo a stare bene, ha bisogno di tanto  affetto e a Bergamo gli vogliono molto bene. Questo per lui può essere un punto su cui ripartire”.

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